«La ricerca del valore guida le nostre strategie»

Moretti (Agrintesa): «Negli anni abbiamo diversificato il business e aperto collaborazioni per dare reddito ai soci»

«La ricerca del valore guida le nostre strategie»

Stare al passo con un mercato ortofrutticolo che fa della volatilità la caratteristica principale è già di per sé complicato, se poi aggiungiamo tutte le criticità emerse negli ultimi anni, fra cambiamenti climatici, emergenze fitosanitarie, difficoltà con la manodopera, concorrenza estera e chi più ne ha più ne metta, ci si interroga non tanto su quale futuro ma se ci sarà futuro per il settore ortofrutticolo nazionale.

La classica domanda da un milione di dollari alla quale non si è sottratto Cristian Moretti, Direttore di Agrintesa: “Il concetto di valore è la guida in tutto ciò che facciamo. Innovazione e aggregazione sono due strumenti potenti per dare futuro al settore, a patto che creino valore per il produttore, e poi a cascata lungo tutta la filiera. È più facile a dirsi che a farsi, perché scegliere nuovi progetti o cercare nuove collaborazioni o club di prodotto è estremamente complicato, soprattutto in un contesto di totale incertezza e dalle ridotte capacità finanziarie come quello ortofrutticolo. Per alcuni operatori questo rappresenta un limite, ma per una realtà strutturata e solida come Agrintesa si sono create, nel tempo, opportunità che abbiamo colto senza esitazione”.

Negli ultimi anni la cooperativa, forte di un fatturato consolidato superiore a 360 milioni di euro, ha diversificato il business, aprendosi a nuove filiere (vedi progetto noce e mirtillo) e innovando su linee di prodotto dove è già un leader consolidato, come nel caso delle pesche, con l’introduzione delle nettarine piatte Ondine, o nel kiwi completando il proprio posizionamento attuale con il kiwi a polpa verde e quelli a polpa gialla ( Sungold e Jintao), con il lancio di Dulcis (il kiwi verde premium sviluppato da New Plant e prodotto oltre che dai soci di Agrintesa, anche da Orogel Fresco e Apofruit). Non dimentichiamo nemmeno i progetti legati al mondo della frutta destinata all’industria (pesche, albicocche e pere sciroppate e da succo), grazie alla partnership con Conserve Italia, che assieme ad Agrintesa fa parte del mondo Apo Conerpo.

“Nell’ottica del mantenimento di un business solido, innovativo e sostenibile e con l’obiettivo di offrire varie opportunità ai nostri soci, acquista grande importanza quella diversificazione che è nel nostro DNA – spiega Moretti – e che comprende anche il comparto vitivinicolo: un baluardo per la redditività dei i nostri soci che, in molti casi, gestiscono all’interno delle proprie aziende più specie frutticole e una parte di vigneto“.

“Da qui parte la volontà di puntare su progetti e prodotti che rispondano a due requisiti fondamentali: sostenibilità economica per l’agricoltore e soddisfazione sul prodotto per il consumatore. Solo così si innesca quel circolo virtuoso che remunera l’intera filiera. Senza dubbio si tratta di un processo difficile, perché occorrono professionalità e competenza per valutare i progetti nel medio lungo termine, ma anche una dimensione tale che consenta di suscitare l’interesse dei grandi gruppi di miglioramento genetico internazionale che cercano partner solidi al quale affidare le loro novità”.

Sempre più spesso i nuovi progetti si accompagnano a nuove partnership e, su questo ambito, c’è un’apertura totale: “collaboriamo con cooperative, aziende private italiane, fondi d’investimento e grandi gruppi internazionali: da questo punto di vista non ci sono pregiudizi. L’importante è che i partner condividano i nostri stessi valori: su questa base, nel momento in cui il progetto può portare soddisfazione ai nostri soci, proseguiamo senza indugi. Anzi, sono convinto che, in questo momento così complicato, l’aggregazione darà sempre di più le risposte che servono e serviranno al settore . È in quest’ottica, ad esempio, che si inserisce l’entrata di Osas in Agrintesa. Infatti, la storica cooperativa calabrese specializzata in produzioni frutticole, ci ha permesso di aumentare il paniere della nostra offerta allungando il calendario sia nel periodo precoce che nella parte tardiva, e sappiamo quanto sia importante mantenere il più a lungo possibile il contatto con il cliente per evitare che si approvvigioni dai competitor. Un elemento subito compreso dalla nostra base sociale che è stata ben lieta di allargare la “famiglia” al Sud Italia”.

Parlando invece di futuro e di che cosa si prospetta all’orizzonte per la cooperativa, alla domanda “Da qui a 5 anni, Agrintesa manterrà la propria posizione sul mercato?” Moretti risponde: “Sicuramente il percorso intrapreso da Agrintesa, unito alla diversificazione, ci ha permesso di arrivare fin qui e ci darà modo in futuro di investire su diversi prodotti, implementando ulteriormente la difesa attiva per limitare le perdite in campo legate, per esempio, a eventi climatici estremi sempre più frequenti. Ma abbiamo in cantiere anche tanti nuovi progetti studiati ad hoc, con l’obiettivo di garantire redditività alla nostra filiera, continuando ad essere riferimento della frutticoltura nazionale. Negli anni abbiamo raggiunto e conquistato una posizione che vogliamo difendere”. (gc)

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