Frutta secca, la corsa al Natale

Con La Madia focus sui trend di stagione: fichi e datteri tra i più venduti

Frutta secca, la corsa al Natale

Come tutti gli anni, la frutta secca è ai blocchi di partenza per la corsa natalizia. Non solo è un prodotto tradizionale che si gusta come fine pasto o come snack ma si presta anche a tantissime preparazioni casalinghe come farcitura di piatti dolci e salati. 

Con La Madia, azienda leader in Italia per la commercializzazione di frutta secca, abbiamo tracciato i trend che sta vivendo il settore.
“Come sempre il Natale rappresenta il periodo di massima espansione per le nostre vendite" spiega a IFN Giuseppe Pepè Sciarria, Gdo Agri Hunter e consulente dell’azienda (clicca qui per approfondire).

E continua: "Consumare frutta secca ed essiccata rappresenta un momento di convivialità, da condividere in famiglia durante le feste natalizie. Sono davvero poche ormai le tavole imbandite dove non è presente la frutta secca: che sia parte di una farcitura o servita come prodotto fresco, questa referenza non sembra mai mancare”.

Tra i prodotti più venduti dall’azienda per Natale ci sono i fichi (proposti in scatola, mandorlati, ricoperti, secchi, in vaschetta o vassoio o ancora infarinati) e i datteri (proposti nelle varietà Kenta, Deglet, Medjoul e Bouquet) oltre a noci, nocciole, mandorle e albicocche.
“In particolare i datteri sono da sempre il simbolo delle feste natalizie – specifica Pepè Sciarria – non mancano sulle tavole come referenza ‘pura’ ma anche come ingrediente all’interno delle preparazioni natalizie”.

Non solo frutta secca, durante le feste ricoprono un bello spazio di mercato anche i prodotti gourmet come i pralinati: nel catalogo de La Madia spiccano nocciole, mandorle, fichi, uva sultanina e cubetti allo zenzero tutti ricoperti al cioccolato, chicchi di caffè e  scorzette all’arancia.

“Ci adoperiamo ogni giorno per dare al settore la massima visibilità – conclude Pepè Sciarria – solo conoscendo il gusto e le elevate proprietà nutritive della frutta secca, il consumatore sarà invogliato ad acquistarla di nuovo. Sta a noi comunicarla nel miglior modo possibile”.