Dal campo
«Frutta estiva, la partenza è a rilento»
Il grossista Perla (Bdl Rimini) parla di vendite ‘a singhiozzo’ a causa del clima
La frutta estiva del periodo – ciliegie, meloni, angurie, nettarine, albicocche – non manca sui banchi di vendita del centro agroalimentare riminese. Peccato che le vendite avvengano ‘a singhiozzo’, come evidenzia Giampiero Perla, titolare della BDL (nella foto di apertura), azienda attiva al Caar.
Ancora una volta il dito è da puntare contro il clima: “Se la frutta estiva è già disponibile da diversi areali, le vendite di alcuni articoli sono frenate dal clima – spiega Perla a IFN – anche se le temperature sono ormai gradevoli, la mancanza di sole e un cielo prevalentemente coperto non spingono gli acquisti”.
“Per esempio – continua – con la pioggia della scorsa settimana che ha rinfrescato le temperature, sono tornate in evidenza le vendite di mele, mentre sono calate quelle di drupacee e angurie che erano appena partite”.
Ma tornando ai frutti estivi, il grossista specifica come siano positive le vendite delle ciliegie grazie a volumi ancora scarsi, mentre non c’è ancora il pieno consumo di pesche e nettarine. Stanno iniziando adesso le albicocche, grazie a varietà precoci buone da mangiare, aspetto su cui ha insistito l’innovazione varietale degli ultimi anni. Per quanto riguarda le fragole, sono positive le vendite di quelle prodotte in Emilia Romagna, mentre quelle meridionali presentano alcuni problemi di tenuta in post raccolta.
“Stiamo vendendo le nettarine spagnole (calibro AA) sui 3 euro al chilogrammo, mentre le italiane dello stesso calibro si piazzano su 2,50 euro al chilogrammo, considerato che sono leggermente più piccole come pezzatura media - spiega Perla a IFN - I frutti italiani di calibro A li distribuiamo invece sui 2 euro al chilogrammo”.
Arrivano dalla regioni del sud Italia le prime ciliegie (calibro 28/30),che vengono commercializzate da Bdl a 10 euro al chilogrammo.
“Le albicocche italiane della varietà Mikado, sempre dalle regioni meridionali, le stiamo distribuendo nella fascia prezzo da 1,80 a 2 euro al chilogrammo – sottolinea l’operatore – mentre i meloni retati siciliani arrivano a 1,70/1,80 euro al chilogrammo e le angurie a 1,30/1,40 euro al chilogrammo”.
Le fragole di provenienza emiliano romagnola sono vendute a 4,50/5 euro al chilogrammo, mentre quelle veronesi sui 4,50 euro. “Arrivano anche dal Sud Italia e sono molto buone, vendute su 2,50/3 euro al chilogrammo, ma per questi ultimi frutti stiamo registrando qualche problema di tenuta”, commenta Perla. (am)