«Bene la riforma Ig: ci aiuta a difendere la qualità dei nostri prodotti»

Anche Coldiretti e Cia commentano la misura

«Bene la riforma Ig: ci aiuta a difendere la qualità dei nostri prodotti»

 “Un ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze è stato raggiunto oggi con il voto in Europa sull’approvazione della riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commenta il voto del Parlamento Europeo che oggi ha ratificato l’approvazione del regolamento sulla revisione delle Indicazioni geografiche dopo il compromesso raggiunto nel Trilogo dello scorso ottobre.
“L’obiettivo del nuovo regolamento – ricorda il ministro – è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale. È fondamentale difendere i nostri produttori e il Sistema Italia”, conclude Lollobrigida.


Ue, Coldiretti: bene riforma Dop e Igp, vale 20 miliardi con Italia leader
“La riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (Ig) tutela il primato italiano nell’Unione Europea con 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a 890mila persone impegnate nelle filiere”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento all’approvazione definitiva al Parlamento Europeo della riforma delle Indicazioni geografiche (Ig) dopo quasi tre anni di negoziato.
“Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro - prosegue Prandini sottolineando che - il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che, oltre all’impatto economico e occupazionale, rappresenta un patrimonio culturale e ambientale del Paese. Un risultato ottenuto grazie al nostro impegno di questi anni in sinergia con tanti europarlamentari italiani a partire dal relatore Paolo De Castro”.
La riforma prevede, come richiesto da Coldiretti, lo stop alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano. Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull’etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp), al fine di garantire la massima trasparenza ai consumatori. Ci sarà – spiega la Coldiretti – maggiore tutela dei prodotti a indicazione d’origine anche come ingredienti in prodotti trasformati, soprattutto sul web. Il nuovo regolamento riconosce e valorizza poi le pratiche sostenibili, che comprendono aspetti ambientali, economici e sociali, inclusi il benessere animale. Inoltre – conclude Coldiretti – conferisce maggiore autonomia ai gruppi di produttori, consentendo di istituire un sistema volontario per potenziare la loro posizione all’interno della filiera.

Ue: Cia, con ok a Regolamento Ig agricoltori più competitivi e sostenibili 
Finalmente arrivano buone notizie dall’Europa all’agricoltura Made in Italy con l’approvazione in plenaria (una maggioranza di quasi il 90%) del nuovo Regolamento sulle indicazioni geografiche per prodotti agroalimentari, vini e spiriti. Così Bruxelles dà prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori, in modo da renderli sempre più competitivi e sostenibili. Questo il commento a caldo del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che esprime la sua soddisfazione per una riforma orientata a dare più potere ai Consorzi e a rafforzare un sistema europeo che vede il primato dell’Italia nell’Ue: 885 prodotti riconosciuti, con un valore complessivo di 20 miliardi di euro e un export di 11 miliardi. Cia ringrazia in particolar modo Paolo De Castro, relatore per l’Europarlamento del provvedimento che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo regionale, salvaguardare le nostre eccellenze, valorizzarne la qualità, nonché la protezione internazionale, evitando pratiche di contraffazione. “Il nuovo regolamento è importante - conclude Fini - anche perché eliminerà le falle del sistema, come il Prosek Made in Croazia ad esempio, che hanno consentito di sfruttare indebitamente la reputazione dei nostri prodotti a indicazione geografica, sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio”. (am)

Fonte: Askanews, Coldiretti, Cia