Angurie, un mercato ancora da decifrare

L'agricoltore lombardo Benatti: «Dal prodotto sottoserra i danni maggiori»

Angurie, un mercato ancora da decifrare

La stagione delle angurie entra nel vivo ma tra gli addetti ai lavori aleggia incertezza sull’andamento della stagione. Tra alti e bassi di mercato la categoria deve ancora prednere tono. Su IFN ne parliamo con il produttore lombardo Emanuele Benatti, dell’omonima azienda agricola. “il mercato tarda ad assestarsi. La stagione non è iniziata benissimo perché i temporali di maggio e giugno hanno agito negativamente sulla qualità del prodotto sottoserra, che ha perso sapore e tanti frutti avevano la polpa disomogenea. Inoltre, i primi mesi di stagione sono stati contraddistinti da una domanda più orientata alla frutta invernale”.

Con il prodotto a campo aperto, invece, non abbiamo avuto problemi, anzi la merce è eccellente. Anche se navighiamo a vista e non vogliamo farci false aspettative, dovrebbe essere arrivato il periodo in cui il prezzo di mercato e la domanda si stabilizzano. Attualmente le quotazioni si attestano da 0,65 a 0,70 euro al chilogrammo per le grandi pezzature, 0,50 per le midi e 0,25-0,30 per le mini”. 

“In ogni caso, anche se la stagione dovesse prendere una piega positiva, difficilmente si toccheranno i picchi dell’anno scorso, dove si sono registrati prezzi record di 1,40-1,50 euro al chilogrammo”. 

Le prossime settimane saranno decisive per la stagione, i consumi dovrebbero aumentare e i frutti esprimere tutto il loro potenziale. Speriamo solo che il clima ad agosto non faccia scherzi”, conclude il produttore.