Angurie e meloni: la Spagna 'copia' l'Italia

Dai prezzi alla produzione, sono diverse le similitudini tra i due competitor

Angurie e meloni: la Spagna 'copia' l'Italia

,Già ad inizio luglio avevamo approfondito i prezzi raggiunti dalle angurie in Spagna (clicca qui per approfondire ). Lì abbiamo spiegato in dettaglio come il gap produttivo sia stato causato dalle piogge di fine maggio e inizio giugno. Piogge del tutto eccezionali in Spagna, poiché normalmente il periodo primaverile delle precipitazioni termina tra la fine di aprile e l'inizio di maggio.
Con l'avvicinarsi di settembre possiamo già fare un bilancio più completo di questa campagna, che non ci resta che classificare come unica, come vedremo più avanti sia per le angurie che per i meloni.

Focus Angurie

Gli ettari piantati in Spagna sono cresciuti negli ultimi 5 anni, da 21.000 a 24.000. Di solito ci sono 9.000 ettari in serra ad Almería e il resto in pieno campo distribuiti tra 4.000 in Andalusia, 3.000 sia a Murcia che a La Mancha e 1.600 a Valencia. E in questa campagna le cifre hanno variato poco e, se tutto fosse stato normale, la Spagna avrebbe raggiunto una produzione di 1.350.000 tonnellate. In questa situazione, sarebbero state esportate tra le 800 e le 900.000 tonnellate, che sono le cifre spagnole per gli anni 2020 e 2021.
Tuttavia, per ragioni completamente diverse rispetto all'anno scorso, le forti tempeste di marzo hanno causato una forte diminuzione del raccolto e la Spagna ha esportato solo circa 700.000 tonnellate, il che ha comportato un forte aumento dei prezzi delle angurie rispetto all'anno precedente.
Le condizioni di quest'anno hanno portato il mercato a comportarsi diversamente, dato che la campagna è iniziata come sempre con prezzi elevati per le prime angurie provenienti dalle serre di Almería, ma c'è stato un immediato calo dei prezzi che non è tornato indietro fino alle piogge di maggio.

Abbiamo effettuato una stima dei prezzi medi spagnoli sulla base delle informazioni fino a giugno dei valori Intrastat delle esportazioni, oltre alle stime dei grandi operatori e ai dati settimanali dei prezzi della rete dei mercati all'ingrosso spagnoli (Mercasa).

Fonte: Intrastat e dati Mercasa

Come vediamo nella tabella sopra, abbiamo realizzato una statistica da aprile a ottobre dei tre anni precedenti; gli anni 2020 e 2021 hanno avuto un comportamento simile con prezzi in calo da aprile a settembre. L'anno scorso (2022), i prezzi hanno toccato il minimo in luglio, ma sono aumentati notevolmente in agosto e settembre.
Invece quest'anno è successo il contrario e nel mese di luglio abbiamo assistito ad una situazione decisamente unica, con prezzi sugli scaffali davvero eccezionali. D'altro canto vediamo come nel corso del mese di agosto i prezzi siano scesi su livelli molto simili a quelli dello scorso anno, ma nettamente superiori ai due anni precedenti.

Di fronte a questa situazione, se analizziamo ora i prezzi medi globali ottenuti per le angurie confezionate e immesse sui mercati all'ingrosso spagnoli, che coincidono in gran parte con i prezzi intrastat delle esportazioni, la tabella è la seguente.

Dove ovviamente l’anno in corso non contempla cosa accadrà a settembre.
Poiché gli ettari piantati sono molto simili, sappiamo che la produttività degli ultimi due anni è stata inferiore a quella dei precedenti e che i costi in generale sono tutti aumentati, compresi acqua, fertilizzanti e pesticidi, oltre a imballaggi ed energia. Ma pensiamo che alla fine le ultime due stagioni per la Spagna siano state migliori delle precedenti.

Focus meloni

Analizzando l'evoluzione degli ettari piantati in Spagna, la tendenza è inversa rispetto a quella delle angurie. Negli ultimi anni si è passati da 20.500 a 19.000 ettari. La distribuzione negli ultimi anni è stata di 2.300 ettari serre ad Almería, 2.300 ettari in pieno campo in Andalusia e 4.800 ettari a Murcia. Si tratta per la maggior parte di coltivazioni delle varietà Galia, Cantalupo e Gialletto e sono le aree che esportano di più. 
Poi ci sono i 1.400 ettari di Valencia e i 5.900 ettari della regione La Mancha, tutti da campo aperto e la maggior parte delle superfici dedicate ai  meloni Piel de Sapo che vengono quasi interamente consumati in Spagna.
L'evoluzione dei prezzi di vendita dei meloni ha avuto un comportamento molto simile a quello osservato per le angurie.

Fonte: Intrastat e dati Mercas

La differenza con le angurie sta nel fatto che il prezzo da luglio si è discostatoda quello dell'anno scorso ed è stato molto più alto.
Se ripetiamo il grafico dei prezzi medi Intrastat accumulati negli ultimi anni, otteniamo una situazione simile a quella delle angurie. 

Apparentemente i risultati rispetto agli anni 2020 e 2021 sono migliori ma, come abbiamo commentato, è necessario bilanciare produttività e costi di produzione determinati dall’inflazione generalizzata per conoscere appieno la situazione dei produttori.

Dopo il picco di luglio, ad agosto c'è stato un calo dei prezzi sia per angurie che meloni. Una situazione dovuta alla normalizzazione dei volumi di fornitura. La domanda è stata del tutto normale e le ondate di caldo di agosto hanno favorito il consumo di angurie e meloni.
Per il mese di settembre, penso che i prezzi si manterranno stabili. Ma non bisogna dimenticare che in questo mese le esportazioni spagnole scenderanno dalle 240.000 tonnellate di angurie e meloni di agosto alle 60.000 tonnellate di settembre. 


Hanno collaborato Fabrizio Pattuelli e Alice Magnani