Ancora sul termine “pesticida”

Ulteriore contributo del Prof. Maini alla discussione

Ancora sul termine “pesticida”

Gentile Roberto Della Casa,
Polemiche inutili e 'accademiche' nel senso dispregiativo della questione! La collega Gullino insiste sulla terminologia che sarebbe 'scorretta'!... Perché tanto accanimento contro PESTICIDA? Indicare poi ai ragazzi e studenti che il termine pesticida è errato non ha senso! Deriva dall'inglese UK ?- ma, non è vero! - come ho già indicato in precedenza - tutti lo possono constatare nell'online etymoloy dictionary? Etimo 'maccheronato' dall'inglese US? falso anche questo!... se fosse così un pest-icide e più precisamente un insetticida, perché non lo chiamiamo bug-icide?
Si sa, che per farsi comprendere da tutti, adottare tanti sinonimi crea solo confusione e, proprio come dicono gli inglesi, si dovrebbe, invece, essere 'consistent'. Ovvero non star troppo a temere le ripetizioni... una volta agrofarmaco, un'altra fitofarmaco, poi antiparassitario - parassiti di animali, parassiti in magazzini - ancora il presidio medico-veterinario, ecc. Pesticida comprende tutto!

Se i residui rimangono entro i limiti di legge: perfetto! Valorizziamo la nostra buona produzione agricola, non mai ho voluto denigrare i nostri bravi tecnici e agricoltori!  Quindi, non sono certo io a danneggiare il mercato ortofrutticolo italiano per aver indicato, ai miei studenti di entomologia agraria e lotta biologica e integrata, la preferenza all'impiego del termine pesticida rispetto ad altri.

Vorrei segnalare che in certi ambienti agrari si può notare che non c'è tanta sicurezza per gli operatori e utilizzatori di pesticidi… nelle serre, per esempio, è possibile impiegare ancora il neonicotinoide imidacloprid. Così ormai la dorifora della patata  - dannosa anche nella melanzana sotto tunnel - ha acquisito resistenza a questo principio attivo. Imidacloprid è un neonicotinoide che poi se ne va nell'acqua inquinandola. Come si è dimostrato è molto pericoloso per api, altri insetti pronubi, nonché predatori e parassitoidi di fitofagi dannosi.  Stranamente alcuni giornalisti di riviste per l'agricoltura ai tempi mettevano timore negli agricoltori, cioè facevano temere che non potendo più impiegare questo principio attivo in pieno campo ci sarebbero state conseguenze negative per la protezione di tante colture. Non è stato proprio così... Le alternative ai pesticidi xenobiotici tossici per la difesa delle piante con altre tecniche si possono trovare! A proposito di alternative, perché è così impossibile ri-registrare un pesticida 'microbiologico', che sarebbe efficacissimo appunto per la dorifora che danneggia le melanzane in coltura protetta? Nel mais, la concia del seme con neonicotinoidi (imidacloprid) e fipronil e del divieto di impiego, ha poi fatto andare d'accordo agricoltori e apicoltori, non si sono più osservarti apicidi durante le semine e la produzione per ettaro di mais non è affatto crollata.  Da sempre vengono preferiti, dai produttori di pesticidi, preparati che possono essere efficaci per un broad spectrum of pest  (ampio spettro di nemici delle piante e non solo, ad esempio contro adulti di zanzare, invece dell'adozione di specifici preparati microbiologici per combattere le larve, ecc.).
Per concludere, vorrei far presente che non essendo medico non metto lingua sui pesticidi xenobiotici e conseguenze sulla salute umana.

Per rispondere al collega Roberto della Casa è ovvio che, come volevo far intendere con la mela avvelenata di Biancaneve, magari un consumatore non muore per tossicità acuta ma cosa potrebbe succedere con l'accumulo nel tempo non è da escludere, una tossicità cronica?! Purtroppo è noto che - anche tra i giovani e giovanissimi - si sono dimostrate correlazioni tra accumulo di molecole tossiche di pesticidi e altri inquinanti ambientali con l'insorgenza di tumori. Questi residui rimangono nelle acque e ovvio nell'ambiente, vedi dati ISPRA. (Approfondisci cliccando qui)
Mi scuso per questa banalità: anche il fumo di una sigaretta ti mette in corpo un po' di robaccia cancerogena e non ti fa morire di 'botto'! Però, dopo anni, un fumatore accanito ha più probabilità di morire di tumore al polmone e/o altre patologie rispetto a un non fumatore... Vorrei precisare, semplificando molto, che non tutti i pesticidi sono 'cattivi'. Ci sono, come scritto prima, anche pesticidi 'buoni'. Esistono preparati che, integrati a tecniche agronomiche efficaci, riducono in modo agroecologico i danni provocati dagli insetti fitofagi, da patogeni vegetali e dalle perdite produttive per competizione tra erbe spontanee e le colture. 
Invito a stare attenti!... si può vedere che il termine pesticida è ben scritto e ripetuto in ogni dove: https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/pesticides. Chi ha interesse può leggere le tante questioni che sono e saranno dibattute dagli esperti EFSA. Di recente viene studiato soprattutto il pericolo di accumulo di diversi residui. Non è facile, se non impossibile, da valutare scientificamente l'impatto sulla salute di questi multi-residui e da almeno 30-40 anni, tra i fitopatologi, medici, ambientalisti, si discutevano questi argomenti, più recentemente vedi anche https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18585444/.
Cosa succede quando c'è un multi-residuo sui prodotti alimentari e nelle acque e nell'ambiente? 
Durante l'alluvione di Firenze, nel lontano 1966, come giovane volontario, ero stupito di vedere fin dove era arrivata l'acqua. Era evidente una linea scura, di petrolio e/o nafta, fuoriuscita dalle cisterne che segnava i muri dei palazzi. Oggi i giovani 'angeli del fango' in Romagna è probabile che non vedano nessun segno scuro nelle pareti di case coloniche e nelle città. Ma siamo sicuri che non ci siano sostanze pericolose e invisibili nell'acqua? Pesticidi tossici e altri xenobiotici?
Dopo questa lunga analisi, spero che questa polemica sul 'pesticida' sia servita a qualcosa! Invece di questioni sui termini - che chiuderei qui! - viceversa suggerisco di continuare a far in modo che le sostanze xenobiotiche 'cattive' e 'nemiche dell'ambiente' si eliminino, non si producano più o per lo meno che si limitino al massimo le produzioni e l'impiego! Facciamola questa transizione ecologica!
Riguardo al pesticida, non cambierò questo lemma riportato nei dizionari... e dall'EFSA! Continuerò, quando mi capiterà, a  suggerire l'adozione di PESTICIDA, termine molto meno 'scorretto' di altri.
Stefano Maini