Agromediterranea lancia la nuova campagna del Moro Sardo

La stagione è iniziata in anticipo e sotto i migliori auspici

Agromediterranea lancia la nuova campagna del Moro Sardo

È già cominciata la raccolta del pomodoro Moro Sardo, fiore all’occhiello di Agromediterranea Group, realtà con sede a Serrenti, nel sud della Sardegna, che ridà vita alla sua eccellenza, varietà antica e tradizione secolare del territorio.
Dopo aver salutato una stagione ricca di soddisfazione, caratterizzata da buone vendite e quotazioni positive, il Gruppo sta accogliendo la nuova campagna di raccolta, iniziata in anticipo rispetto agli scorsi anni e con volumi importanti, complice il clima caldo e favorevole che ha permesso una maturazione più rapida dei frutti. Andrea Manca, socio titolare del Gruppo sardo insieme a Filippo Frongia, ci ha fornito un quadro sulle aspettative e le novità che riguarderanno la stagione in corso del Moro Sardo, partendo dal bilancio dell’ultima annata. 

“La campagna che ci siamo lasciati alle spalle è stata molto positiva, sia in temini di vendite che di richieste da parte dei consumatori e della Gdo, indice di un apprezzamento crescente e di un’attenzione sempre maggiore per il marchio Moro Sardo, che non fa che renderci soddisfatti”, spiega Andrea Manca a IFN. “Questo è frutto di un lavoro di comunicazione che ormai da anni portiamo avanti per promuovere il territorio e con esso la tradizione secolare che vi è dietro, attraverso le nostre eccellenze, come il Moro Sardo, il caratteristico pomodorino dal colletto nero vermiglio e con la parte inferiore che dal verde scuro tende al rosso in base al livello di maturazione”. 

Passando alle novità, dato il successo della linea Nichel Free, Agromediterranea ha deciso di introdurre 3 nuove referenze ad ampliamento della gamma, che già conta al suo interno il Datterino, sia giallo che rosso. A tal proposito Manca dichiara: “Abbiamo intrapreso l’iter per l’ottenimento della certificazione che riguarderà anche il Moro Sardo, oltre che il Piccadilly e il Ciliegino, indice di una volontà dell’azienda di proseguire nella direzione Nichel Free, aggiungendo sempre più prodotti sotto questa certificazione, oltre che di una forte attenzione verso i consumatori allergici a questo metallo, che potranno orientarsi su questi frutti e sugli altri già disponibili”.