Mercato di Bari, la nuova parola d'ordine è servizio

Lucatorto: con Covid è cambiato il mondo, dettaglianti in pole position

Mercato di Bari, la nuova parola d'ordine è servizio
Il rientro nella normalità con la consapevolezza che, comunque, le cose non torneranno come prima: terminata l'euforia commerciale delle prime settimane di emergenza, al Mercato di Bari le contrattazioni sono tornate ai livelli ante-Covid "ma con un trend comunque piuttosto buono e una stabilizzazione verso l’alto", spiega il grossista Pino Lucatorto, rappresentante locale di Fedagromercati.

Il panorama è mutato: "I dettaglianti hanno acquisito una fetta di mercato decisamente maggiore facendo leva sul servizio a domicilio con cui hanno conquistato molti clienti, anche perché la Gdo, nel barese, non era in grado di soddisfare tempestivamente le richieste di delivery: nel periodo clou del lockdown c'erano fino a due settimane di attesa. Per quanto riguarda l'attività in Mercato, siamo riusciti a sopperire a tante carenze strutturali inventandoci spazi e servizi nuovi per garantire un servizio efficiente e puntuale e, soprattutto, un assortimento completo, che non è mai mancato". 



La situazione attuale, per Lucatorto, può rappresentare l’occasione per ripensare le cose e fare una seria riflessione sul futuro dei mercati "che devono e dovranno puntare tantissimo e sempre di più sul servizio: in queste settimane ci siamo organizzati per ricevere ordini serali e notturni, andando oltre la fascia mattutina dalle 5 alle 7 in cui si concentra il lavoro e che risulta troppo esigua per servire al meglio i clienti".

Per quanto riguarda i prodotti, dopo un periodo favorevole gli ortaggi siciliani sono rientrati nei ranghi e ora vengono collocati a prezzi medio bassi, la fragola regge bene mentre le drupacee sono alle prime battute: "Poche le ciliegie locali, così come pesche e nettarine; troppo presto per esprimere un giudizio", conclude Lucatorto. 

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