Dalla distribuzione
Mercato di Firenze, flessione dopo cinque mesi discreti
Trend commerciale, trasferimento, orari: il punto con il neopresidente di Agofi Baccini
Cinque mesi sostanzialmente positivi poi, da inizio giugno, una flessione delle contrattazioni e dei prezzi che lascia presagire un’estate “difficile”. Aurelio Baccini, eletto da pochi giorni al vertice dell’Associazione grossisti ortofrutticoli Firenze (Agofi-Confcommercio) al posto dello storico presidente Guido Fanti, inquadra così la situazione commerciale del Centro alimentare polivalente toscano, che movimenta circa due milioni di quintali di ortofrutta ogni anno.
“Da gennaio a fine maggio - spiega Baccini - le aziende di settore hanno registrato nel complesso un lieve miglioramento di volumi e fatturati, dopo anni difficili, grazie anche alle particolari condizioni climatiche che hanno ridotto l’offerta. Dall’inizio di questo mese, invece, l’abbondanza di prodotto per molte referenze e la siccità hanno peggiorato il quadro: le vendite sono calate, le quotazioni tendenzialmente basse. E l’impressione è che si stia per andare incontro a un’estate difficile, con prezzi inferiori alla media”.
Da tempo si parla di uno spostamento della sede, per la struttura fiorentina: nell’attuale area dovrebbe sorgere lo stadio cittadino e, dopo una serie di polemiche, recentemente l’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini ha rassicurato gli operatori Mercafir che tutto procede: variante urbanistica entro l’anno e subito dopo nuovo Mercato. Il tutto dovrà avvenire prima del 2022, data programmata per la prima partita alla Mercafir, secondo il calendario di marcio della società viola.
“E’ un Mercato vecchio ma non brutto, ha respiro interregionale e serve varie catene della grande distribuzione, tra l’altro ospita una piattaforma Coop”, dice Baccini. “Siamo in attesa degli sviluppi per capire cosa ci riserverà il futuro, molto dipende dal rapporto tra i Della Valle e il Comune”.
E si parla anche di orari: nei mesi scorsi era stata proposta una sperimentazione quadrimestrale con spostamento delle contrattazioni nella fascia diurna “ma - sottolinea il neo-presidente di Agofi - non ci siamo riusciti per gli ostacoli posti da alcune categorie e in parte della stessa Gdo. Ma è un tema che dovremo affrontare, prima o poi”.