Spagna: è boom nella produzione degli asparagi verdi, previsto un +15%

Per il 2025 si prevede un raccolto di 60 mila tonnellate

Spagna: è boom nella produzione degli asparagi verdi, previsto un +15%

In Spagna, la stagione degli asparagi verdi sta per entrare nel vivo e le previsioni per il 2025 sono più che positive, come riporta valenciafruits.com. Si stima infatti un raccolto di 60 mila tonnellate, con un incremento del 15% rispetto all'anno scorso. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni, soprattutto per la carenza di manodopera, un problema che potrebbe mettere a rischio il buon andamento della stagione. Questi sono stati alcuni dei temi principali affrontati durante l’assemblea generale dell’Organizzazione Interprofessionale Spagnola per l’Asparago Verde che si è svolta a Granada. La città andalusa si conferma ancora una volta il cuore della produzione nazionale, con 6.500 ettari coltivati e una produzione stimata di 35 mila tonnellate per quest'anno.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle principali organizzazioni agricole che hanno discusso l’andamento della stagione e le strategie per il futuro. La produzione raggiungerà il suo picco nelle prossime settimane, ma il suo successo dipenderà molto dalle condizioni climatiche e dalla disponibilità di lavoratori. Il presidente dell'organizzazione interprofessionale, Antonio Zamora, ha espresso preoccupazione per la crescente difficoltà nel reperire manodopera, un fattore che potrebbe incidere negativamente sulla resa del raccolto. Per questo, si stanno valutando soluzioni per attirare lavoratori, sia nazionali che stranieri, così da garantire un raccolto senza intoppi. Durante l'assemblea si è svolta anche una conferenza tecnica con esperti europei che hanno analizzato le prospettive future dell’asparago verde e il suo posizionamento nel mercato internazionale. Attualmente, in Spagna ci sono oltre 10.000 ettari dedicati alla coltivazione di questo ortaggio e l’Organizzazione Interprofessionale Spagnola per l’Asparago Verde rappresenta ben il 96% della produzione nazionale e il 90% della commercializzazione. (gc)

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