Nord-Ovest Academy: focus sull’importanza del tempo nel trasporto marittimo

Delpozzo: «Un’edizione ricca di confronto dopo un anno tribolato per la logistica»

Nord-Ovest Academy: focus sull’importanza del tempo nel trasporto marittimo

Da quando è stato lanciato il format “Nord Ovest Academy" l’interesse è aumentato di anno in anno per un evento che non ha eguali nel mondo del trasporto marittimo di prodotti deperibili in container reefer. Un momento che permette di condividere il know-how con gli esperti del settore. Questa edizione, svoltasi venerdì scorso a Verona, ha avuto un’importanza chiave per chiarire le idee su diverse tematiche attuali.

 Ma parliamo di questa edizione direttamente con Massimo Delpozzo, responsabile commerciale di Nord Ovest: “L’importanza dell’evento si è percepita già dal numero di partecipanti. l’evento approfondiva molte tematiche inerenti al fattore tempo quale elemento determinante nel trasporto marittimo di ortofrutta. Sappiamo tutti cosa sta accadendo da sette mesi a questa parte nel Canale di Suez, le navi sono costrette a circumnavigare l’Africa per evitare gli attacchi del gruppo paramilitare degli Houthi. La situazione nel Canale di Suez non è ancora risolta e occorre farsi trovare preparati in vista della prossima stagione commerciale export. Sono state approfondite molte tematiche, fra cui gli aspetti legali e di diritto alla navigazione, gli aspetti assicurativi e il Cargo Claim. Infine, abbiamo affrontato la parte tecnica toccando tutte le soluzioni di conservazione in cella, l’uso di imballaggi attivi, ma anche gli aspetti tecnici legati al trasporto in container di frutta con atmosfera controllata e modificata”.

Per evitare di generalizzare troppo, gli aspetti tecnici sono stati trattati per ogni tipologia di frutta, per cui mele, kiwi, susine e uva da tavola, perché non tutte le referenze si comportano allo stesso modo - chiarisce Delpozzo.
“Abbiamo chiarito le idee dato che tanti esportatori si sono trovati in grosse difficoltà preferendo anticipare la fine della stagione sperando che Suez potesse in qualche modo riaprirsi. Ma la speranza non è un modo ideale di fare business, e per questo abbiamo riunito esperti di altissimo livello intorno a un tavolo, per trattare in modo approfondito ogni singolo aspetto di questa problematica”.

“Siamo rimasti positivamente stupiti dalla grandissima partecipazione in termini numerici, la sala era gremita, ed è stato veramente interessante per via del costante scambio di opinioni. Sicuramente queste tematiche, in questo momento, sono particolarmente sentite dagli esportatori, i quali sapendo che ogni anno organizziamo un evento come questo, ci hanno esortato a mettere intorno a un tavolo esperti che potessero trattare, chiarire e, possibilmente, rassicurare su possibili soluzioni per allungare la shelf life”.

“A fine evento la positività e la riconoscenza sono state tangibili; questo perché abbiamo portato alla luce soluzioni. L’esportazione di ortofrutta non può abbandonarsi alla speranza ma si deve puntare a una gestione logistica efficace, affidarsi a partner di livello che sappiano trattare il prodotto al meglio”.
"Non dobbiamo soccombere alle dinamiche globali ma la logistica va discussa e rimodulata in base a quelle che sono i nuovi scenari", conclude Delpozzo.