Mele, trappole e feromoni contro Carpocapsa e Cydia molesta

La Carpocapsa e la Cydia molesta sono tra i principali nemici delle mele, ma con un programma di difesa preventivo i danni possono essere evitati e le tecnologie di ultima generazione – come quelle di Semios – aiutano i produttori a combattere questi lepidotteri.

L’azienda canadese ha sviluppato soluzioni hi-tech per la gestione informatizzata delle colture frutticole e per i meleti propone il dispositivo per la confusione sessuale ad azione mirata: si tratta di dispenser di erogazione di feromoni che - grazie alla loro possibilità di raccogliere dati climatici ad altezza chioma ed alla validazione delle fototrappole - può essere aumentata o ridotta a seconda della pressione dell'insetto in campo. Il sistema è fruibile anche da remoto sullo smartphone, essendo in grado di presentare notifiche sulla pressione parassitaria tramite l’impostazione di determinate soglie: dati tempestivi che consentono di impostare la strategia di difesa. Ma non è finita qui, il dispositivo segnala quando le colture sono più vulnerabili e quando è il momento di applicare i trattamenti. Le trappole forniscono inoltre modelli personalizzati per i singoli frutteti oltre a determinare i livelli di rischio accurati per programmare le irrorazioni.

"Abbiamo installato questi dispositivi nei meleti – spiega a IFN Paola Stura, referente di Semios per l’Italia – Il sistema è interconnesso a centraline meteo all’interno ed esterno campo, trappole di monitoraggio e dispenser per l’erogazione del feromone ad azione mirata: l’erogazione viene settata e il quantitativo di feromone erogato è determinato dalle condizioni climatiche e dalla pressione dell’insetto in campo. La validazione viene poi confermata dalle catture delle fototrappole. Gli erogatori per la confusione sessuale funzionano tutti basandosi sui modelli di volo dell’insetto, che sono supportati da dati climatici controllati ogni 10 minuti”.

Un nuovo feromone contro la Lobesia Botrana
La lotta di Semios contro gli insetti dannosi per la frutta continua anche in direzione dell’uva con la lotta alla Lobesia Botrana. Recentemente (ad agosto, ndr) l’azienda ha lanciato un nuovo feromone per la confusione sessuale di questo insetto.

“Il feromone rientra nell’elenco dei prodotti fitosanitari approvati dal ministero della salute – specifica Paola Stura – e, come tutti gli altri, fa parte di un sistema integrato di componenti che gestiamo in campo”.
Dopo diversi test in campo effettuati negli areali emiliano-romagnolo e del Veneto, l’azienda è ora in possesso di dati certi. “Per esempio in Veneto già anno scorso abbiamo installato il sistema con le fototrappole ma senza il feromone – commenta la manager – Quest’anno siamo tornati nella stessa azienda, con alla mano tutti i dati dell’anno prima e abbiamo registrato in campo un abbattimento incredibile della popolazione di Lobesia. Si tratta di un dato valido anche perché anno scorso l’agricoltore ha trattato per Lobesia, quest’anno non ha fatto trattamenti specifici. Attraverso la piattaforma siamo in grado di confrontare le stagioni e lo screenshot della piattaforma mostra un confronto con il numero delle trappole e vediamo proprio la differenza tra le due stagioni: se nel 2021 scorso la trappola ha catturato 361 insetti in una determinata zona, quest’anno le catture sono appena 30”.

Formule accessorie
A tutti i dispositivi per confusione sessuale ad azione mirata, possono essere aggiunte numerose formule accessorie. Si tratta di opzioni aggiuntive per tenere sotto controllo diversi aspetti e non solo la gestione degli insetti.
“Per esempio mettiamo a disposizione sonde di umidità per la gestione del suolo – conclude Stura – da cui abbiamo a disposizione non solo la visualizzazione dei dati riguardanti l’umidità del terreno ma anche la mappa delle infiltrazioni per capire come si muove l’acqua e ancora l’indice di salinità che testimonia il movimento dei sali nel suolo”.