Dal campo
L’intelligenza artificiale migliora l’irrigazione di precisione
Risultati sorprendenti mostrati da una tecnologia brevettata dall’Unibo
L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante anche in agricoltura; lo dimostra una tecnologia brevettata dall’Università di Bologna che permette di mettere a punto un sistema di irrigazione che mantiene un grado ottimale di umidità nei terreni. I test sul campo hanno fatto registrare, tra giugno e ottobre, un risparmio idrico del 41% in un actinidieto.
Come si legge su Unibo Magazine, il sistema è composto da una griglia di sensori per rilevazioni a due e tre dimensioni, oltre a uno specifico algoritmo di machine learning che si basa su una rete neurale e che permettono di elaborare un profilo del terreno estremamente dettagliato. Questi, sono gli ingredienti fondamentali di un nuovo sistema di monitoraggio dell'umidità del suolo brevettato dall'Università di Bologna.
Il brevetto nasce dalla collaborazione tra Matteo Golfarelli, Matteo Francia e Joseph Giovanelli del Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria, e di Moreno Toselli, Elena Baldi e Maurizio Quartieri del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell'Università di Bologna. L’obiettivo del progetto è quello di mantenere un grado ottimale di umidità dei terreni agricoli.
La prima sperimentazione è avvenuta in un campo di kiwi giallo a Brisighella, in provincia di Ravenna, la nuova tecnologia ha permesso, tra giugno e ottobre, di risparmiare il 41% dell’acqua utilizzata per l'irrigazione. Il sistema permette di elaborare stime dettagliate e personalizzate in modo da ridurre l'utilizzo di acqua e di fertilizzanti, assicurando al tempo stesso raccolti di migliore qualità. Un risultato che può cambiare le strategie irrigue. A oggi l'agricoltura di precisione vanta già un mercato da quasi dieci miliardi di dollari e che si stima arriverà a raddoppiare questo valore entro il 2030.