Attualità
Grandinate violente e sole cocente spaccano l'Italia ortofrutticola
Nel Nordest giorni di tempesta: colpito il Veneto, il Friuli e l’Emilia-Romagna
Il meteo taglia l’Italia in due; al centro sud le temperature sono roventi, tanto che nelle Isole maggiori si raggiungono picchi di 42 C°, mentre nella parte Nordest della Penisola il tempo non è affatto clemente.
Secondo il programma di osservazione satellitare di Terra Copernicus, gestita dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dalla Commissione Ue, la temperatura della superficie terrestre registrate ieri in Puglia e sulle pendici dell'Etna in Sicilia è stato di 47 °C.
Ma al Nord lo scenario è opposto; infatti, tra mercoledì notte e la giornata di ieri raffiche di vento, pioggia e, soprattutto, grandine si sono abbattute a macchia di leopardo tra Veneto, Friuli, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Particolarmente colpite le zone della Valcamonica e del Garda, dove gli eventi catastrofali si sono abbattuti con più violenza; i danni sono stati ingenti e, ovviamente, anche l’agricoltura sta pagando il suo prezzo.
I chicchi di grandine hanno raggiunto diametri di 8 cm e la conta dei danni è ancora in corso, per cui è ancora presto per parlare di una scia di devastazione, ma gli effetti si vedono. Nella notte tra mercoledì e giovedì il Veneto è stato flagellato dal vento che ha steso piante e alberi sulle strade. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha proclamato lo stato di emergenza, dato il numero elevato di segnalazione e chiamate ricevute dalla protezione civile e dai vigili del fuoco.
Nella giornata di ieri è stato il turno dell’Emilia-Romagna, la zona più colpita è stata il forlivese, dove è stata posta sotto attenta osservazione la situazione di fiumi e torrenti, soprattutto per quel che riguarda i detriti. Un areale già colpito dall’alluvione di maggio che teme di ricevere il colpo di grazia.