Attualità
Genova, sotto al Ponte Morandi cresce il basilico sospeso
Agricooltur inaugura la serra aeroponica: «Vogliamo creare un legame diretto con i clienti»
Sotto al Ponte Morandi di Genova è cresciuta una nuova realtà: si tratta di Plant 240, una vera e propria serra dove, grazie alla tecnologia aeroponica, i prodotti crescono senza terreno, sospesi, con l'acqua e gli altri nutrienti nebulizzati direttamente sulle radici. Un'agricoltura a centimetro zero, che non spreca suolo e prevede una riduzione quasi totale (-98%) di acqua e fertilizzanti.
La nuova serra hi-tech inaugurata da Agricooltur, startup torinese nata nel 2018, ha anche un punto vendita con infopoint. Le piante vengono vendute al cliente, che può prendersene cura fino al momento del consumo usando mini-serre di diverse dimensioni fornite in comodato d’uso.
L’apertura genovese segue quella dei centri di Milano, nel distretto commerciale City Life, già operativi ma inaugurati ufficialmente il 22 aprile, e Torino. A Nizza invece esiste un laboratorio per la formazione specifica del personale, mentre a Tortona è attivo un centro sperimentale. Sempre a Genova, si prospetta una collaborazione con Carrefour Market.
“Abbiamo sperimentato più di 80 tipologie di prodotti coltivabili in aeroponica” ha detto a Liguria Business Journal Alessandro Boniforte, direttore agronomo di Agricooltur. “Oggi in vendita abbiamo principalmente basilico, insalata, micro-ortaggi e aromatiche. Quello che proponiamo è un sistema per creare un legame diretto tra il consumatore finale e l’azienda. Siamo tra i primi ad adottare questa strategia nell’ambito dell’aeroponica in Italia".
"Le prospettive di futuro sono buone - continua - anche perché siamo in linea con le esigenze attuali di rispetto dell’ambiente e gestione delle risorse, oltre a dare un contributo nella riqualificazione delle aree urbane. La nostra strategia: essere in prossimità del luogo di consumo. Non ci interessa fare siti grandi per incrementare la portata commerciale, quanto aumentare la capillarità della produzione dislocandola in tanti piccoli centri distribuiti sul territorio”.
“In val Polcevera si fa agricoltura dall’alba dei tempi – spiega Simonetta Cenci, assessore all’Urbanistica per il Comune di Genova – ci è sembrato appropriato che l’innovatività di questo progetto prendesse piede da qui. Inoltre, la Radura della Memoria, adiacente al luogo in cui sorse il viadotto Morandi, è un luogo dove la vita deve rinascere. Sono stati inseriti 42 alberi in memoria delle vittime, e allo stesso modo un orto come questo vuole esserne la simbolica continuazione. Un’altra funzione che avrà, è quello di luogo di istruzione sull’agricoltura per i bambini, che già vengono a giocare in questo parco. Per le nuove generazioni urbanizzate, che non sono cresciute in prossimità della natura, sarà un modo nuovo di apprendere ciò che appartiene agli uomini da sempre”.
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