Maggio si chiude all'insegna del maltempo e della grandine

Danni a macchia di leopardo da Nord a Sud. In Piemonte mirtilli a rischio

Maggio si chiude all'insegna del maltempo e della grandine
Un maggio iniziato con il caldo e lo spettro della siccità e terminato con le temperature in picchiata, piogge e grandinate. I chicchi di ghiaccio hanno colpito a macchia di leopardo, da Nord a Sud, facendo danni anche in importanti areali frutticoli.

Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato dal maltempo e si sono registrati fenomeni piuttosto intensi. In Lombardia, per esempio, sono cadute delle vere e proprie bombe di ghiaccio, chicchi grossi come una pesca, che hanno rotto i vetri delle macchine, spaccato coperture e tettoie. Bergamasca, Cremasco e Pavese sono state le zone maggiormente danneggiate.



Restando al Nord la grandine si è manifestata anche in Piemonte e Veneto. “I nostri tecnici sono al lavoro dalle prime ore della mattinata per effettuare i rilievi nelle zone colpite dal maltempo – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e ci stanno segnalando situazioni preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda il comparto frutticolo".

Confagricoltura Piemonte evidenzia che c’è il rischio di vedere pressoché azzerata la produzione di mirtilli. “In Valle Po, Valle Bronda, nel Saluzzese e in particolare nei comuni di Revello e Barge - dichiara Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo – registriamo danni di grave entità alle coltivazioni frutticole, in particolare per quanto riguarda i piccoli frutti".

La coltivazione del mirtillo, fanno rilevare i tecnici di Confagricoltura, è prossima alla raccolta e la grandine che si è abbattuta con violenza in molti casi ha azzerato la produzione: sono caduti i chicchi grandi come noci con una violenza inaudita, scrollando le piante e facendo cadere a terra i frutti. In provincia di Cuneo è concentrata la maggior parte (80%) degli impianti di mirtillo della regione: complessivamente in Piemonte le superfici superano i 560 ettari, coltivati da oltre 1.000 aziende. Nella zona del Saluzzese si registrano danni gravi anche per quanto riguarda gli altri piccoli frutti e sugli impianti di albicocco.



Intanto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, con un proprio decreto, ha dichiarato lo stato di crisi dopo le violente grandinate che hanno danneggiato ortaggi e frutteti. La dichiarazione riguarda vari comuni colpiti nelle province di Treviso, Venezia e Vicenza.

Piogge torrenziali e violente grandinate anche in Puglia. Come segnala la Cia tra le zone più colpite ci sono areali della Provincia di Taranto che sono stati sferzati dal maltempo.

"La caduta della grandine nelle campagne - sottolinea la Coldiretti - è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis". "Ora con l’innalzamento delle temperature a preoccupare - continua la Coldiretti - è anche la siccità che colpisce le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia, ma anche le coltivazioni di grano, altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali, ed gli ortaggi e la frutta che hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione di cibo Made in Italy alle tavole degli italiani in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei rincari".

Copyright 2022 IFN Italiafruit News