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Suba Seeds ai cinesi, il Tar conferma lo stop
È stato respinto il ricorso di Syngenta contro il Golden power rafforzato applicato dal Governo Draghi per evitare che la casa sementiera cesenate Suba Seeds passasse in mano cinese. Lo riporta il Resto del Carlino di Cesena.
La sentenza pronunciata pochi giorni fa dal Tar del Lazio chiude per ora il capitolo di una vicenda iniziata l’anno scorso, quando la multinazionale svizzera Syngenta, la cui proprietà fa capo alla cinese China Chem, si aggiudicò a una sorta di asta mondiale Verisem, una multinazionale che ha sede in Italia, ma fa capo al fondo di investimenti americano Paine&Partners, alla quale era stata venduta nel 2015 aveva ceduta Suba Seeds.
L’offerta più vantaggiosa, circa 200 milioni di euro, era arrivata da Syngenta, mentre Bonifiche Ferraresi aveva dovuto fermarsi a 150 milioni.
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso osservando che l’effettiva proprietà della società acquirente fa capo al governo cinese e che ciò mette a rischio il mantenimento dell’attività sul territorio italiano.