Attualità
Gelo, impianti antibrina in azione
Le temperature sono scese fino a -7 gradi centigradi, colpendo albicocche e pesche
Queste ultime sono state notti di allerta per diversi produttori. In molti areali dell’Emilia Romagna e della Lombardia, nelle prime ore del mattino le temperature minime sono scese di diversi gradi centigradi sotto lo zero, causando le classiche gelate primaverili. Chi ha potuto è corso ai ripari con i sistemi di difesa dei frutteti: ventoloni antigelo e impianti antibrina. Ma non tutti possono avvalersi di questi sistemi difensivi e, dalle ricognizioni fatte finora, ci segnalano qualche danno sulle piante di albicocche ma anche di pesche e nettarine.
“Durante le prime ore di lunedì, le temperature sono scese di 4/5 gradi centigradi sotto lo zero - spiega a IFN Fabio Zannoni, tecnico della Cab Massari di Conselice (Ravenna) – e anche se è ancora presto per confermarlo, possiamo già vedere qualche danno sulle piante. Le colture più colpite sono state quelle di pesche e nettarine: i fiori che erano comparsi da poco sulle piante sono stati avvolti dal gelo e, inevitabilmente, qualcuno è rimasto bruciato”.
Foto di Fabio Zannoni
Le cose non sono andate meglio nella notte tra lunedì e martedì, quando le temperature minime sono scese fino a -7,8 gradi centigradi. "E' ancora presto per fare valutazioni - conclude Zannoni - i danni li vedremo bene tra qualche giorno".
Al di là dell’Emilia Romagna, le temperature sono scese sotto lo zero anche in Lombardia, dove hanno sede le coltivazioni di Matteo Ferrari di Fruitnetsystem, azienda di consulenza frutticola.
“Grazie alle centraline meteo elettroniche che ho installato in pieno campo nei frutteti, mi sono reso conto come durante le prime ore di martedì le temperature fossero scese sotto zero a macchia di leopardo – dice a IFN – per esempio a Brescia e Cremona sono arrivate a -5 gradi centigradi, a Imola sono arrivate anche a -6 gradi centigradi mentre a Mantova e a Verona le punte più fredde sono state pari a -2 gradi centigradi”.
Fiori di albicocche bruciati dal gelo, varietà Orange Rubis, foto di Fruitnetsystem
In seguito ai controlli effettuati in campo, Ferrari conferma: “Nella zona di Mantova vicino al fiume Po, le albicocche fino a due metri di altezza hanno i fiori bruciati, avremo perso circa il 30-40% della produzione. Anche a Imola i fiori di pesco hanno sofferto il gelo e circa il 40% dei fiori è stato danneggiato. Tra Brescia e Cremona nelle piante fino a due metri, il danno sui fiori è pari all’80% del totale mentre sopra i due metri il danno scende al 15/20%. Più grave la situazione in provincia di Occhiobello (Rovigo), dove le piante fino a due metri hanno subito un danno pari a quasi il 100% sui fiori”.