Dal campo
Uk, celebrità e influencer si mobilitano per l'ortofrutta
Personaggi noti sposano la campagna che vuole raddoppiare la superficie destinata alle coltivazioni nel Regno Unito
Un gruppo di celebrità, come attori, scrittori e influencer inglesi, sta sostenendo la campagna dell’ente benefico Soil Association che vuole raddoppiare la superficie destinata alla coltivazione di frutta e verdura nel Regno Unito, nell’ottica di ridurre la dipendenza dalle importazioni e di rendere più accessibile il consumo di ortofrutta, migliorando così l’alimentazione degli inglesi.
A riportare la notizia fruitnet.com, sottolineando che la richiesta è stata fatta tramite l’invio di una lettera aperta al Primo Ministro britannico Keir Starmer e firmata da personalità note del mondo digitale e dello spettacolo.
Attualmente, la maggior parte della frutta e quasi la metà della verdura consumata nel Regno Unito viene importata, mentre meno di un terzo della popolazione consuma le raccomandate cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura.
La campagna chiede un intervento governativo per sostenere gli agricoltori e i produttori britannici, proponendo di raddoppiare la superficie destinata all'orticoltura in Inghilterra, portandola dal 2% al 4% dei terreni agricoli.
La lettera a Starmer sottolinea che vi è necessità di maggiori incentivi per una produzione ortofrutticola sostenibile, inclusa quella biologica, e di un supporto specifico per i piccoli produttori; la richiesta mette in luce anche il bisogno di investire nella ricerca condotta dagli agricoltori per supportare metodi di coltivazione sostenibili e di esplorare opportunità per coltivazioni in condizioni umide, note come paludicoltura.
Oltre a raddoppiare la superficie destinata alla coltivazione di frutta e verdura, la petizione verte su azioni per aumentare i consumi con interventi governativi che aiutino a creare nuovi sbocchi e mercati per i prodotti britannici e sulla revisione delle forniture pubbliche, affinché scuole e ospedali diano priorità alla frutta e verdura locale. (gc)