Orto Fermentato, un nuovo modo di mangiare verdure

Sauerkraut, kimchi di cavolo e giardiniera tra le proposte della startup bolognese

Orto Fermentato, un nuovo modo di mangiare verdure

Sono italiane, biologiche e comodamente disponibili in vasetto. Si presentano così le verdure fermentate della startup bolognese Orto Fermentato.

“Il nostro metodo di lavorazione riprende in parte quello dei crauti acidi (Sauerkraut) e della conservazione tradizionale della verdura - spiega a IFN Flavio Sacco, cofondatore dell’azienda, che si occupa anche dello sviluppo prodotto e della comunicazione – e ci permette di realizzare verdure fermentate ma dal sapore più delicato rispetto a quelle in agrodolce”.

Flavio Sacco

E continua: “Una volta recuperate le verdure fresche, le sottoponiamo a particolari condizioni ambientali: sono trattate con acqua e sale ad una determinata temperatura e vengono tagliate secondo uno spessore ben definito. Infine le riponiamo in contenitori stagni dove senza ossigeno e dove avviene il cosiddetto processo di anaerobiosi”.
Dopo circa un anno di sperimentazione, Orto Fermentato ha trovato la propria ‘ricetta’ di fermentazione per cui i batteri lattici presenti naturalmente sulle verdure si moltiplicano in maniera esponenziale, acidificando la verdura.
“Il risultato – specifica Sacco – sono verdure più saporite e dalla caratteristiche nutrizionali migliorate. Considerato l’acido lattico che sviluppano durante il processo di fermentazione, diventano piacevolmente acide. Quello che ci interessa, è che la comunità di fermenti vivi rimanga alta, per assicurare un prodotto sano e di alta qualità. La nostra è una fermentazione spontanea, che contribuisce ad arricchire la biodiversità dei prodotti”.

Le materie prime sono rigorosamente biologiche e di provenienza italiana e le referenze realizzate rispettano quindi la stagionalità.
Attualmente Orto Fermentato propone una gamma di sette referenze di cui due stagionali: Sauerkraut semplice, Sauerkraut Viola e Zenzero, Sauerkraut speziati, Sauerkraut Limone e Menta, Kimchi di Cavolo (ricetta proveniente dalla Corea), Carote in stick, una giardiniera invernale con finocchio, cavolfiore, cipolla rossa, carote che si alterna alla referenza estiva Sauerkraut Limone e Menta.

Tutti i prodotti sono venduti online e tramite BiotoBio, il distributore italiano di prodotti biologici.
“Nel giro di uno o due anni il mercato generalista inizierà a interessarsi e magari arriveremo ad alcune catene retail – commenta il cofondatore – ma dobbiamo dare tempo al mercato per conoscere a accettare i nostri prodotti, che sono decisamente innovativi. Ci siamo già affacciati anche al canale Horeca tramite i nostri formati in secchiello dedicati alla ristorazione”.

Tutte le referenze di Orto Fermentato – ad esclusione di quelle destinate all’Horeca – sono proposti in vasetti di vetro con etichetta prodotta in Italia. “Dopo un lungo ragionamento, abbiamo preferito il vetro alla plastica – conclude Sacco – anche se il processo di produzione del vetro è più inquinante di quello della plastica, il suo impatto ambientale è molto più basso quando viene disperso nell’ambiente mentre le percentuali di riciclo della plastica sono ancora troppo basse”.

La ricerca di Orto Fermentato non si ferma e per il futuro saranno proposti nuovi prodotti, veri e propri alimenti ‘funzionali’.