Op La Mandorla punta alla Grande Distribuzione

Biologico e origine siciliana sono i punti di forza del prodotto

Op La Mandorla punta alla Grande Distribuzione

Il comparto delle mandorle biologiche siciliane è sempre più strutturato e diverse realtà aziendali stanno iniziando a dialogare con la Gdo. Come la società cooperativa agricola Op La Mandorla di Mazzarino (Caltanisetta) - nata nel 2017 sotto l’egida di Unaproa (clicca qui per approfondire) - che oggi è in cerca di nuovi contatti per ampliare la distribuzione dei suoi prodotti. Ci ha descritto la situazione e gli obiettivi aziendali Gianluca Carmisciano, il direttore della Op, che abbiamo intervistato di recente.   

“Attualmente la nostra Op è composta da una novantina di soci che gestiscono un totale di 2.000 ettari coltivati a mandorle, quasi tutti (90%) in biologico – Spiega Carmisciano – I nostri areali sono particolarmente vocati a questo frutto, che si coltiva qui fin dall’antichità. Negli anni siamo cresciuti e abbiamo cercato di sviluppare sempre di più questa coltura, sia a livello di produttori coinvolti che di ettari investiti. Ora vogliamo puntare su nuovi canali distributivi che ci permettano di arrivare direttamente al consumatori finale, come appunto la Gdo”.

Le mandorle biologiche di Op La Mandorla sono proposte in confezioni di diversi formati: “Realizzare direttamente il packaging dei nostri prodotti – dice il manager - ci permette di chiudere la filiera e di arrivare sul mercato con un prodotto di qualità e competitivo a livello di prezzo”. Se i competitors globali sono tanti, tra cui Spagna e California, Op La Mandorla può contare su un prodotto di alta qualità, ben diverso da quello estero: “I nostri frutti riescono a raggiungere altissimi parametri organolettici grazie al microclima di cui godono i nostri areali” specifica Carmisciano.

A valorizzare ulteriormente il prodotto è la coltivazione in biologico: “Rappresenta un plus sia per i consumatori che preferiscono questo prodotto a quello convenzionale, che per i produttori, in questo caso in termini di vendita, considerate le quotazioni che i frutti ottengono sul mercato” sottolinea il direttore commerciale. E continua: “Per noi il biologico rappresenta il futuro: il consumatore è sempre più attento e vuole acquistare prodotti sani e salutari, anche per la frutta secca. Per esempio, sempre più spesso le mandorle sono prescritte anche nelle diete, considerato il loro alto valore energetico e il basso contenuto in calorie. Per non parlare del loro utilizzo nei prodotti artigianali, come il gelato, e nei dolci tipici siciliani”.

La cooperativa propone sia prodotto sgusciato che in guscio e le mandorle si prestano sia come prodotto finito ma anche come materia prima per l’industria di trasformazione. Attualmente, le vendite aziendali passano principalmente dai mercati all’ingrosso ma anche dall’e-commerce online.
“Il mercato c’è ed è interessato ai nostri prodotti ma dobbiamo capire come arrivare direttamente al consumatore finale – commentano dalla Op - per ora vendiamo in Italia perché è più difficile arrivare all’estero, considerato che la Spagna la fa da padrona: sono partiti dopo di noi ma a livello di impianti intensivi ci hanno superato anche se non fanno biologico. Noi invece dobbiamo puntare a un prodotto di qualità e garantire la massima tracciabilità e salubrità in modo da classificare le nostre mandorle tra le referenze ‘di nicchia’. In questo senso le nostre armi sono sicuramente l’origine e il biologico”.

Le prospettive sono quelle di crescere sia in termini di qualità che di volumi prodotti. Fortunatamente gli investimenti sono stati assistiti da interventi regionali che hanno garantito impianti irrigui adeguati. “La realizzazione di impianti ed invasi ha permesso un corretto approvvigionamento della risorsa idrica – precisa Carmisciano – si tratta di un passaggio importante per aumentare le produzioni e garantire quantitativi standard e costanti negli anni, considerato che l’andamento climatico è imprevedibile”.

E conclude: “Crediamo molto nella mandorlicoltura, è una scommessa per il nostro territorio e la valorizzazione dei nostri areali. In Sicilia l’attività agricola è ancora quella prevalente in termini di reddito a differenza dell’industrializzazione delle città settentrionali, per questo rimane fondamentale avere un comparto di riferimento e riconosciuto a livello nazionale. Speriamo di poter iniziare nuove collaborazioni con la Gdo per affermare sempre di più il nostro prodotto e di conseguenza anche il nostro territorio a livello nazionale”. 

Nella foto di apertura: Gianluca Carmisciano e Gabriele Ferreri