Il consumo di mirtilli incalza e la produzione dovrà raddoppiare per tenere il passo

Entro cinque anni, l'output mondiale dovrà passare da 1,86 a 3 milioni di tonnellate

Il consumo di mirtilli incalza e la produzione dovrà raddoppiare per tenere il passo

La domanda globale di mirtilli sta crescendo a ritmi impressionanti, tanto che la produzione attuale, pari a 1,86 milioni di tonnellate, dovrà raddoppiare nei prossimi cinque anni per tenere il passo dei consumi, secondo un rapporto di Blueberriesconsulting. A incentivare le preferenze per queste bacche sono i loro benefici nutrizionali e salutistici ma anche la diversificazione di consumo. Difatti, oltre al consumo da fresco, i mirtilli sono anche utilizzati come ingredienti in una vasta gamma di prodotti: dai succhi alle marmellate, dagli alimenti surgelati ai liquori, senza dimenticare il loro impiego nell'industria farmaceutica e cosmetica.

Attualmente, la superficie coltivata a livello mondiale ammonta a circa 248.550 ettari, con una produzione totale di 1,86 milioni di tonnellate. Di queste, solo 529.210 tonnellate vengono destinate alla lavorazione industriale, mentre oltre 1,3 milioni di tonnellate arrivano direttamente sulle tavole dei consumatori come frutta fresca. Sebbene questi numeri siano già significativi e dimostrino la forte espansione del settore, la crescente richiesta di mirtilli porterà presto a un inevitabile divario tra domanda e offerta, rendendo necessario un forte aumento della produzione nei prossimi anni. Tuttavia, non sarà necessario ampliare in modo sensibile le superfici coltivate per ottenere questo incremento produttivo. Infatti, grazie ai progressi nella selezione varietale e all'aumento della resa per ettaro, gli esperti stimano che la produzione globale possa effettivamente raddoppiare nei prossimi dieci anni senza un'espansione significativa delle aree di coltivazione.

Tra i principali produttori di mirtilli, la Cina domina con 78.000 ettari coltivati e una produzione di 525.000 tonnellate, seguita dagli Stati Uniti con 48.000 ettari e 277.000 tonnellate, e dal Perù con 22.000 ettari e 225.000 tonnellate. Quest'ultimo, pur avendo una superficie coltivata inferiore rispetto ai suoi concorrenti, vanta una produttività per ettaro nettamente superiore. Questo fattore ha permesso al Perù di affermarsi come il principale esportatore mondiale di mirtilli per diversi anni consecutivi, consolidando il suo ruolo di leader nel mercato globale. (gc)

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