Frutta secca, il mercato si risveglia

Con Marchetto (Agricola Lusia) una panoramica sul settore

Frutta secca, il mercato si risveglia

Il mercato della frutta secca si sta risvegliando, complice il calo delle temperature che smuove i consumi con l’avvicinarsi del mese di dicembre. Ne abbiamo parlato con Mario Marchetto, venditore all’ingrosso dello stand Agricola Lusia del Mercato ortofrutticolo di Treviso, il quale ci ha fornito una panoramica dei principali trend della categoria. 

“Abbiamo notato un aumento generale di prezzi rispetto a quelli dell’anno scorso per le referenze principali, tra cui le noci italiane, le cui vendite vanno a rilento rispetto a quelle della concorrenza francese, portoghese e americana, poiché queste ultime hanno prezzi inferiori”, riferisce Marchetto. “Per la Chandler nazionale, le quotazioni sono intorno a 5,80-6 euro al chilogrammo e per la Lara locale saliamo fino agli 8 euro, secondo le varie pezzature; mentre il prodotto francese per gli stessi calibri viene venduto da 3,20 a 3,80 euro al chilogrammo e quello portoghese intorno a 3 euro e 80. Per le nocciole italiane registriamo volumi ridotti e prezzi in aumento, che sono stati presi come riferimento per il prodotto turco”. 

Per quanto riguarda fichi e datteri, due delle referenze che vanno per la maggiore in questa stagione: “I fichi dalla Grecia hanno subìto un incremento delle quotazioni a causa di una produzione ridotta per via di problematiche legate al clima e vengono commercializzati a 11 euro al chilogrammo. I datteri, con provenienza Tunisia, si sono mantenuti stabili, mentre per il prodotto israeliano la domanda è buona anche se i prezzi sono in aumento e la merce arriva più lentamente a causa della situazione che sta affrontando il paese”.

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