Attualità
Frutta e verdura per la svolta del Burundi
Si consolida il progetto di solidarietà di Agricola Campidanese
Si consolida il progetto “Un Villaggio per il Burundi”, lanciato nel 2014 dall’Organizzazione di produttori sarda Agricola Campidanese. Dopo aver costruito una scuola e organizzato corsi di formazione per favorire l’inserimento di donne e giovani nelle attività agricole, l'obiettivo è ora quello di promuovere un’educazione nutrizionale efficace tra la popolazione dando impulso alla produzione agricola e orticola nella città di Bujumbura, capitale del Paese africano, e nei dintorni.
“Dall’alimentazione a base di da manioca - spiega il direttore commerciale dell’Op Salvatore Lotta - stanno passando a un'agricoltura più qualificata, con cereali, riso, grano, ortaggi, insieme all’allevamento; noi cerchiamo di sostenerli con azioni concrete come la cena di beneficenza in programma il prossimo 7 dicembre in sinergia con l'associazione Onlus i Giardinieri di Sicomori, il cui ricavato andrà interamente alla causa. Un appuntamento pre-natalizio che ogni anno richiama centinaia di persone”.
Una realtà molto attenta al sociale che punta a creare i presupposti per una crescita dell’area burundese sotto tutti i punti di vista: “Tre anni fa - prosegue Lotta - abbiamo portato agronomi del Ruanda per insegnare a piantare mango, banani, avocado; ora stanno cominciando a vendere i prodotti fuori dalla loro area. Insomma, iniziano a gestire le risorse, a essere protagonisti del loro futuro. Vorremmo creare le condizioni per l’autosufficienza che impedisce di dover emigrare o scappare”.
Ultime battute intanto per la campagna dei meloni di Agricola Campidanese, che si protrarrà sino a fine mese, mentre per l’anguria la stagione è terminata nei giorni scorsi. “In entrambi i casi il bilancio è buono sia in termini di volumi commercializzati che di prezzi”, conclude Lotta.