Fruit Attraction promuove il Kiwy Matera®

Il kiwi a polpa gialla "Top Gold", con l'Op Frutthera Growers, ha fatto il pieno di consensi fra i buyer della Gdo

Fruit Attraction promuove il Kiwy Matera®

“Torniamo da Fruit Attraction con ottimi riscontri per il Kiwy Matera®, a partire dalla nostra clientela sul mercato nazionale, Gdo in primis, che ha potuto toccare con mano l’alta qualità di questa varietà di kiwi a polpa gialla, Top Gold, che sta trovando nella Basilicata un ambiente ideale dove esprimere tutte le sue potenzialità”. Non nasconde un certo entusiasmo Francesco Nicodemo, presidente di OP Frutthera Growers, interpellato da IFN in merito ai riscontri ottenuti in Fiera a Madrid per questo nuovo progetto del tutto inedito per l’OP.

“Nel settore siamo noti come specialisti nella produzione di fragole di alta qualità, veicolate con il marchio Matera®, che è oramai sinonimo di un frutto premium e distintivo, grazie a caratteristiche organolettiche di prim’ordine. Chiaramente proseguiremo nella valorizzazione delle nostre fragole, grazie alle tante soddisfazioni ci stanno dando, ma in un’ottica di espansione e diversificazione colturale crediamo fortemente che la coltura del kiwi a polpa gialla possa dare grandi soddisfazioni al nostro territorio”.
“Infatti – aggiunge Nicodemo – è da diversi anni che monitoriamo la varietà Top Gold nei nostri campi sperimentali e i risultati sono strabilianti: i frutti si contraddistinguono per l’elevato contenuto zuccherino (18-20°Brix), e per un retrogusto di frutta esotica particolarmente piacevole che invoglia a proseguire l’esperienza. Infine, c’è una leggera acidità che pulisce il palato che è così pronto per fare spazio a un altro frutto senza esitazione”.

Francesco Nicodemo, presidente di OP Frutthera Growers

La qualità organolettica è senza dubbio il punto di forza che abbiamo potuto saggiare di persona durante la kermesse madrilena. In effetti, le aspettative non sono tradite, a partire dalla dolcezza e dalle note fruttate spiccatamente esotiche. Parlando con alcuni buyer italiani presenti allo stand si nota un certo interesse anche in relazione al periodo di commercializzazione: “Già a fine settembre siamo in grado di fornire un prodotto pronto al consumo, in anticipo rispetto alle altre varietà presenti sul mercato, per proseguire fino a gennaio-febbraio. Nella Gdo il prodotto sarà venduto in confezioni da 500g 'Ezy Split' della Ilip, in plastica R-Pet 100% riciclata e facilmente riciclabile, mentre nel mercato tradizionale il box sfuso sarà l’imballaggio di riferimento”.

Oltre alla qualità, si notano ottimi riscontri anche a livello agronomico: “Le rese in piena produzione si aggirano fra 30-35 ton/ha con una prevalenza di grossi calibri, grazie anche a una buona sincronia in fioritura fra piante femminili e maschili che favoriscono l’impollinazione. In collaborazione con i tecnici di Top Gold stiamo affinando la tecnica colturale, che non presenta particolari difficoltà, perché il nostro territorio si sta dimostrando vocato al kiwi in generale e a questa varietà in particolare”.

I produttori interessati a coltivare il Kiwy Matera® possono visitare i frutteti già in produzione a Pisticci (in provincia di Matera): “Abbiamo 50 ettari che sono il punto di partenza del progetto e ci permetteranno di sviluppare i primi quantitativi utili per rispondere alle prime richieste del mercato; allo stesso tempo sono una vetrina per far toccare con mano ai produttori della Basilicata questa nuova opportunità di diversificazione colturale ad alto reddito”.

L’interesse da parte del mondo produttivo è tangibile tanto che i piani di espansione sono ambiziosi: “Allo stato attuale la superficie di Top Gold è pari a 130 ettari, situati fra Piemonte, Lazio e Basilicata, ed entro il prossimo quinquennio l’obiettivo è di triplicare gli ettari grazie allo sviluppo proprio nel nostro areale di riferimento, ovvero l’arco Jonico. In futuro contiamo di disporre di circa 300 ettari che ci consentiranno di ergere il Kiwy Matera® a vanto della frutticoltura della Basilicata. Affiancandosi alla fragola”, conclude Francesco Nicodemo. (gc)

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