Attualità
Spagna, la primavera è proprio nera
Grandine, pioggia e tornado distruggono le drupacee precoci, 140 milioni di danni
Dopo i danni lasciati dalla grandine negli ultimi giorni (clicca qui per approfondire) la primavera spagnola sembra non lasciare pace ai campi, soprattutto quelli coltivati a drupacee come pesche, nettarine e albicocche.
Nei giorni scorsi, a scombussolare il lavoro dei produttori, sono stati i forti temporali caduti soprattutto nella zona di Murcia e Valencia. Come ci ha testimoniato anche il nostro corrispondente Paco Borras: “Questa settimana (la scorsa per chi legge, ndr), quasi a completare il danno avviato dalla grandine sulle drupacee, ci sono stati due giorni di piogge intense che hanno rilasciato quantitativi di acqua pari a 140 litri a metro quadro”. E le conseguenze saranno delle peggiori: “Tutte le varietà precoci di pesche e nettarine non si vedranno sul mercato fino al 15 maggio – commenta Borras – e anche la raccolta delle albicocche sarà più contenuta rispetto ad un’annata normale”.
Chicchi di grandine, foto: murciaplaza
Un fenomeno, quello dei temporali improvvisi, che è da associare al profondo cambiamento climatico in atto sul territorio europeo. Come riporta anche la testata levante-emv.com, “il riscaldamento globale provoca la destagionalizzazione della pioggia fredda, tipica a fine estate e in autunno, che si è diffusa sempre di più nella comunità valenciana”. Il fenomeno è da comprendersi nel cosiddetto sistema convettivo a mesoscala, lo stesso alla base delle inondazioni che hanno storicamente colpito la comunità valenciana (la palude di Tous nel 1982, l'alluvione Safor nel 1987 e quella caduta ad Alicante nel 1997). Si tratterebbe di un gruppo di tempeste che si rigenerano nello stesso punto, nella stessa zona e sono associate alla pioggia fredda, lo stesso fenomeno che martedì notte ha devastato la città di Valencia, con la caduta di centinaia di litri di acqua per metri quadrati in sole 24 ore, oltre a inondazioni di case, negozi, gallerie e incidenti nei trasporti pubblici.
Come ha commentato il climatologo dell'Università di Alicante, Samuel Biener: “Con un mare caldo che porta sempre più umidità e un clima mediterraneo dalle elevate temperature, questi fenomeni stanno diventando la normalità. Non ci resta che prepararci e adattare l'attività economica e territoriale a ciò che verrà”.
Il tornado abbattutosi nei giorni scorsi su Murcia, fonte Meteored
Non solo pioggia e grandine, a inizio della scorsa settimana a Murcia si è registrato anche un tornado. Come riportata la testata valenciafruits.com, i terreni colpiti sono pari a più di 10 mila ettari di albicocche, peschi, limoni, mandorli e nettarine per un danno stimato di 16 milioni di euro.
Come ha riferito il ministro delle risorse idriche, agricoltura e ambiente Antonio Luengo: “I danni non saranno limitati solo al raccolto attuale, ma influenzeranno anche i raccolti futuri dato che la grandine ha colpito sia i frutti che le piante”. Considerati anche le pesanti conseguenze derivate dalla pioggia nell’ultimo periodo, le perdite totali ammontano a 140 milioni di euro - come ha specificato l’assessore.
Si tratta ovviamente di fenomeni che impattano sulla campagna sia nella fase iniziale che in quella finale: se finora le preoccupazioni erano concentrate sulle varietà tardive come conseguenza delle gelate, gli ultimi fenomeno metereologici andranno a modificare anche le produzioni più precoci, ovvero quei frutti che erano già pronti per la raccolta.
Foto dal profilo facebook di Ferdinando Lopez Miras, presidente del governo della regione di Murcia, mentre analizza i danni nei campi con gli agricoltori
A confermare le problematiche della campagna spagnola e la scarsità di prodotto disponibile, anche la presenza di alcuni operatori spagnoli al Macfrut in cerca di frutti italiani. Il fatto che stessero cercando in Italia la referenza di punta del loro Paese, stabilisce la gravità del problema spagnolo e, allo stesso tempo, anche le opportunità che si aprono per i produttori italiani. Le dinamiche interesseranno prevalentemente le aziende che producono prodotto di fascia media mentre quelle specializzate nella fascia premium tenderanno a vendere il loro prodotto su canali selezionati.
Foto in apertura: Danni da maltempo nei campi, Upa Murcia