Fertilizzanti, un mini embargo dalla Russia

Bloccate le esportazioni di nitrato di ammonio. Incognita prezzi

Fertilizzanti, un mini embargo dalla Russia
Dopo l'ormai arcinoto embargo russo, Vladimir Putin gioca un altro scherzetto all'ortofrutta. Da mercoledì scorso, infatti, Mosca ha imposto un divieto all'esportazione di nitrato di ammonio, una delle molecole più usate per concimare i frutteti temperati. Non proprio una bella notizia, visto che tra un paio di mesi si riprende a concimare, soprattutto gli impianti di pomacee e drupacee.



La decisione di vietare l'esportazione di nitrato di ammonio - si legge in un lancio dell'agenzia Tass - è stata presa per garantire il completamento con successo della campagna di semina da parte degli agricoltori russi, nonché il funzionamento ininterrotto delle imprese industriali, ha spiegato il governo. Un ulteriore fabbisogno di fertilizzanti minerali è sorto a causa del previsto arrivo di una primavera anticipata in diverse regioni della Russia, compresi i distretti federali del Caucaso meridionale e settentrionale.

"Questa è una misura temporanea, il volume rimanente può essere esportato dal 2 aprile, quando le imprese russe riceveranno nitrato di ammonio nel volume richiesto e la domanda nel mercato interno raggiungerà il picco", ha affermato il primo vice primo ministro Andrei Belousov.



Come è stato detto alla Tass dal Ministero dell'Industria e del Commercio, il divieto di fornitura di nitrato di ammonio all'estero non inciderà seriamente sulle sue esportazioni annuali, poiché la quota dell'anno verrà mantenuta. "Al momento, la quota assegnata è di 744.000 tonnellate, di cui 370.000 sono già state esportate. La decisione non avrà un grave impatto negativo sul volume totale delle esportazioni, poiché la dimensione della quota annuale rimane invariata", ha affermato il ministero.

A sua volta, il ministero dell'Agricoltura ha osservato che l'embargo fornirebbe fertilizzanti agli agricoltori e impedirebbe l'aumento dei prezzi in Russia. Ma questo potrebbe avere ripercussioni all'estero. A questa situazione si aggiunge quella Bielorussia: le spedizioni di potassio, un altro elemento alla base dei fertilizzanti, sarebbero bloccate. Infine c'è la questione Ucraina, con le note ripercussioni sui prezzi del gas. Insomma, da est non arrivano buone notizie.

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