Eden, un progetto club per riportare la pera in paradiso

Ben Dor, Cairo e Doutcher e Greenyard Fresh Italia partono con 20 ettari per arrivare a 500

Eden, un progetto club per riportare la pera in paradiso
Un nome che evoca il paradiso per rilanciare il frutto che più di tutti ha sofferto nelle ultime campagne produttive: per volontà del breeder Ben Dor, del vivaio Cairo e Doutcher e della filiale italiana dell’azienda Greenyard Fresh nasce il club “Pera Eden” che punta su biologico, sostenibilità e distintività.

Presentato ai produttori durante l’ultima edizione di Futurpera, il progetto sta per ingranare: nei prossimi mesi andranno a dimora oltre 20 ettari per  arrivare poi entro il 2027 a sviluppare gradualmente oltre 500 ha focalizzandosi principalmente proprio sul bio. Obiettivo finale: dare una risposta alle esigenze del consumatore e garantire la sostenibilità della produzione.

La pera Eden, fanno presente i promotori del progetto, può contare su frutti di calibro tra i 60 e gli 80 millimetri, con grado brix a 18; la pianta necessita da 100 a 2.000 ore di fabbisogno di freddo e - assicurano le tre aziende - è caratterizzata da buona fertilità. La fioritura inizia ai primi di aprile con ottima tolleranza al colpo di fuoco batterico e alla Psilla mentre la raccolta scatta ai primi di agosto; i frutti sono croccanti, molto succosi e con sapori aromatici. Elevata la shelf life, con una conservazione che può superare gli otto mesi.

                  
                


“Lavoriamo per divulgare la varietà a livello globale - si precisa da Ben Dor, storico breeder Israeliano che detiene i diritti di privativa vegetale del progetto - Ad oggi abbiamo realizzato nel mondo oltre 80 ettari di pera Eden, che è già stata licenziata in 12 paesi e a breve lo sarà in altri 6. 
Vogliamo portare sul mercato progetti che abbiano una forte differenziazione del prodotto e si concentrino sul gusto migliore, in modo che il consumatore li riconosca e voglia ritornare a quell'esperienza di gusto”.

Cairo e Doutcher, vivaio protagonista del settore che negli anni ha accompagnato il successo di nuove produzioni in Italia e sarà licenziatario esclusivo del materiale vegetale, è fiducioso, come traspare dalle parole del fondatore Uzi Cairo: “Il settore agricolo, deve superare attraverso un processo di rinnovamento le tante crisi che lo attanagliano. Non ci aspettavamo una risposta così positiva dal mondo produttivo. Nei prossimi mesi andremo a pianificare la produzione di materiale per poter far fronte alle richieste”.


Greenyard, azienda globale e marketer esclusivo del progetto in Italia ha l’obiettivo di fornire prodotti biologici, distintivi e ancor più sostenibili: “Negli ultimi anni il settore della pericoltura ha attraversato
grandi difficoltà che stanno portando a una forte riduzione delle superfici a causa della non sostenibilità della coltura”, il commento di Ilenio Bastoni, senior manager in Greenyard Fresh Italy.

”Riteniamo questo progetto possa far recuperare terreno alla pericoltura italiana. Dal punto di vista produttivo la varietà si adatta anche alle regioni meridionali per cui un primo obiettivo sarà quello di ampliare il bacino produttivo delle pere; in seconda battuta, la rusticità e la precocità della varietà la rendono idonea alla coltivazione anche in biologico. Inoltre, l’elevata conservabilità ne permette una estesa presenza sugli scaffali della grande distribuzione”.

“Una delle caratteristiche più importanti che abbiamo potuto constatare direttamente - conclude Bastoni - è la costanza delle caratteristiche organolettiche che la varietà esprime; già dopo raccolta e dopo un breve passaggio nelle celle frigorifere per un breve affinamento la varietà esprime caratteristiche di croccantezza, succosita e distintiva aromaticità, caratteristiche che vengono mantenute per tutta la finestra commerciale. Riteniamo che presentare un prodotto qualitativamente costante sugli scaffali della grande distribuzione rappresenti un valore aggiunto per il consumatore finale". Greenyard Fresh Italy sarà il marketer esclusivo del progetto in Italia; per lo sviluppo produttivo si affiderà alla competenza dei partner produttivi.

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