Fischi per fiaschi

La pesca di Esselunga trasfigurata dall’opinione pubblica

Fischi per fiaschi

Sarò ingenuo ma non credo che in Esselunga avessero ipotizzato il polverone che avrebbe scatenato la loro nuova pubblicità. Avranno certo testato con qualche ricerca le reazioni a un tema spinoso come genitori separati con figli; avranno previsto l’attacco degli haters che, nell’epoca della tolleranza e dell’inclusione, ci fanno vivere il paradosso dell’odio seriale.

Quello cha a mio avviso non potevano prevedere è l’effetto pandemico - più che virale - che un tema così ostico ha generato, per cui ognuno si è sentito in dovere di dare una sua lettura dello spot, spostando l’attenzione dal messaggio voluto dal regista verso le letture più bizzarre. Senza citare le fantasiose reazioni che sono state immaginate per le pubblicità dei retailer concorrenti, volendo rimanere sul tema dell’ortofrutta, c’è persino chi ha chiosato la mancanza dell’etichetta della peso prezzatura sul prodotto e, quindi, sul cattivo esempio fornito, a chi ha sottolineato l’eccessiva e irrealistica massificazione del prodotto esposto, come se nessuno avesse mai avuto a che fare prima d’ora con le iperboli della comunicazione.

Qualcuno ha anche detto che alla fine l’importante è che se ne parli. Parlarne a sproposito, però, genera diversi rischi. Il primo è che venga diluito il messaggio voluto, fino a perderlo. Il secondo è che il racconto venga strumentalizzato, come sta accadendo, ben oltre il confine fra coppie conviventi e coppie separate/divorziate, dove – comunque - il secondo cluster oggi vale circa la metà di quelle che si sono sposate. Si è arrivati persino a dire che questo spot è di destra, perché vuole riportare verso una famiglia tradizionale. Se non fosse francese, chissà se al regista non sarebbe stata offerta una carriera politica.

Scherzi a parte, la morale di questa vicenda è che la comunicazione è tanto importante quanto pericolosa. È indispensabile per creare distintività e alzare il valore ma è un’arma a doppio taglio per cui, nell’epoca della comunicazione, va dosata con attenzione per raccoglierne i benefici, scongiurandone i rischi. Per questo abbiamo dedicato il nostro evento in programma il prossimo 29 novembre (Fico, Bologna) a questo tema, esaminandolo nel contesto dell’ortofrutta in tutte le sue sfaccettature per tentare di evidenziare al settore le migliori opportunità (per maggiori informazioni clicca qui ).