Acqua per irrigazione, una sfida urgente da risolvere

Il Ccpb fa chiarezza sugli scenari della certificazione Goccia Verde

Acqua per irrigazione, una sfida urgente da risolvere

Come tutti sappiamo, le risorse idriche non sono infinite e in molte parti del mondo iniziano a scarseggiare. È essenziale iniziare da subito a rifletterci, considerato che un uso eccessivo e inefficiente dell'acqua per irrigazione può portare all'esaurimento delle falde acquifere, alla salinizzazione del suolo e all'inquinamento delle acque superficiali. Ma come gestire in maniera sostenibile l’acqua di irrigazione? Ne abbiamo parlato con Alberto Albertini, Responsabile Tecnico Ispezioni e Certificazioni di Prodotto di CCPB, che fatto chiarezza sulla situazione attuale e sulle garanzie della certificazione Goccia Verde, proposta dall'organizzazione.
“Gestire in modo sostenibile l'acqua di irrigazione significa usarla in modo da preservarla per le generazioni future, ma è importante anche per tutelare l’ambiente, sostenere l’economia agricola e promuovere la giustizia sociale – spiega Albertini a IFN - Ricordiamo che l’agricoltura è il settore che consuma più acqua al mondo, circa il 70% dell'acqua dolce prelevata e, con la crescita della popolazione, la domanda di cibo a livello mondiale è destinata ad aumentare, rendendone ancora più importante un uso efficiente. Continuare ad utilizzare in modo non sostenibile l'acqua di irrigazione potrebbe mettere a rischio la produzione alimentare e la sicurezza alimentare globale”.

Al di là della manipolazione umana, l’utilizzo delle risorse irrigue è condizionato anche da fenomeni ambientali naturali, come l'aumento delle temperature, l'intensificarsi di eventi meteorologici estremi e la modifica dei regimi di precipitazione: tutti elementi che mettono a dura prova le risorse idriche in molte aree del mondo, Italia compresa. “È necessario attuare pratiche che permettano di utilizzare l'acqua in modo efficiente e responsabile – sottolinea Albertini - preservando al contempo la qualità dell'ambiente e la disponibilità di questa risorsa preziosa per le generazioni future”.
In questo contesto, la gestione sostenibile dell'acqua di irrigazione diventa una sfida urgente, impegnativa e complessa che vede coinvolti non solo gli agricoltori ma anche le loro Organizzazioni, i Consorzi di bonifica e irrigui, oltre alle Autorità di bacino, proprio perché la gestione di questo bene prezioso ricade su tutti coloro che operano su un determinato territorio. È per questi motivi che CCPB ha aderito all’invito di ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane) a partecipare negli ultimi due anni alla fase di implementazione tecnica dello standard Goccia Verde e a valutare la conformità delle prime organizzazioni che hanno voluto testare questo standard, tra cui il Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele, e che hanno ottenuto le prime certificazioni dei loro processi.

Goccia Verde propone azioni concrete e comportamenti mirati ad un uso sostenibile dell’acqua per l’agricoltura, con una logica essenzialmente preventiva e richiede il rispetto di requisiti specifici e la messa in atto di azioni virtuose che originano indicatori verificabili e misurabili (indicatori critici, sensibili e minori), certificati da CCPB – illustra Albertini – siamo di fronte ad uno standard di certificazione privato e volontario di uso sostenibile dell’acqua e di tutela quali-quantitativa della risorsa idrica, ma anche uno strumento di miglioramento della sostenibilità idrica territoriale e individuale; un elemento indispensabile per aumentare la competitività delle nostre produzioni sul mercato nazionale ed internazionale”.

L’ultimo step di conoscenza per lo standard è stato organizzato durante il Macfrut nell’evento organizzato da Anbi dal titolo “Il marchio Goccia Verde: sostenibilità, gestione risorsa idrica, reddito per le imprese, il confronto con i territori”. “Nell’ambito di questo appuntamento, abbiamo sottolineato che Goccia Verde è uno standard che supporta in modo determinate le Organizzazioni dei produttori e gli agricoltori ad adeguarsi nel modo migliore all’add-on SPRING dello standard IFA GlobalGAP, proprio per quanto riguarda gli aspetti gestiti a livello di territorio, in particolare dai Consorzi di Bonifica”.
E continua: “È importante sottolineare anche che un uso efficiente dell'acqua di irrigazione, soprattutto con l’utilizzo mirato dei DSS (Strumenti per il supporto alle decisioni) tramite il monitoraggio e la raccolta dei dati attraverso le più moderne tecnologie, consente di ridurre i costi di produzione per gli agricoltori e di migliorare la qualità dei prodotti”.
Nell’ambito della sostenibilità, Gocciaverde affianca gli altri servizi di valutazione di conformità che CCPB offre già ai propri clienti: oltre a SPRING, IFA GlobalGAP, anche le Carbon e Water Footprint, EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) la validazione LCA, Biodiversity Alliance e VIVA. (am)  

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