Effetto gelate, al Caat volano i prezzi delle zucchine

L'agronomo Gotto: incrementi anche per melanzane e lattughe, frutta sottotono

Effetto gelate, al Caat volano i prezzi delle zucchine
Sono arrivate le prime gelate e, come ogni anno, le produzioni orticole e i rispettivi prezzi subiscono variazioni significative rispetto alle settimane precedenti.

Italiafruit News ha intervistato Daniele Gotto, agronomo del Caat di Torino per fare il punto della situazione sull'andamento dei prezzi nel torinese in questi ultimi giorni. "Per quanto riguarda le zucchine - spiega Gotto - i prezzi sono in crescita. Se infatti, già da metà della scorsa settimana si andava dai 3,50 ai 4 euro al chilo per le zucchine con fiore di Fondi, nelle ultime sedute si è arrivati ai 4,60-4,70 euro al chilo per lo stesso articolo. Anche le scure mantengono quotazioni elevate dato che il prodotto siciliano è venduto tra 1,60 e 1,70 euro al chilo mentre quello di Fondi va da 1,80 a 1,90 euro al chilo. Le gelate di questi giorni hanno ridotto l'offerta e fatto lievitare i prezzi".

"Anche le melanzane registrano quotazioni in aumento" continua l'agronomo. "A differenza di quanto accade tradizionalmente, scarseggia la melanzana nera e viene venduta a prezzi compresi tra 1,80 e 1,90 al chilo, superiori alla violetta. Le lattughe hanno visto salire i prezzi di una decina di centesimi rispetto alla scorsa settimana e superano l'euro al chilo".
"Sul fronte della frutta poco da segnalare: mele e pere sono stabili sia come prezzi, sia come volumi scambiati. Soprattutto per le mele, la domanda fino a questo momento è stata inferiore rispetto alle aspettative. Il kiwi è stabile con Zespri quotato tra 2,20 e i 2,40 euro al chilo mentre il prodotto non a marchio oscilla tra 1,20 e 1,40 al chilo".

"Per concludere i kaki, sia il tradizionale che il mela, hanno recuperato una decina di centesimi nelle ultime sedute complice l'incremento dei consumi legati al freddo e la riduzione dell'offerta dato che siamo a fine campagna". In questo caso, nonostante l'incremento, i prezzi sono ancora insufficienti a remunerare i produttori.

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