Sinner – Lapietra, un doppio vincente

Affinità elettive fra due fuoriclasse

Sinner – Lapietra, un doppio vincente

Confesso di aver fatto un salto sulla sedia quando, comuni amici, mi hanno inviato lo screenshot qui sotto dove, Vincenzo Lapietra, esibisce con orgoglio il suo cappellino verde mentre, bardato di tutto punto, assiste alla finale dei recenti Open d’Australia, vinta da Sinner. 

Fonte: Sky

Al di là del sorriso che quell'immagine mi ha provocato sul momento, l’altro giorno, dopo l’ennesima vittoria del tennista altoatesino, mi è tornata in mente quella foto e mi sono domandato se vi fosse qualche affinità fra i due.
Senza dubbio Sinner è un fuoriclasse, numeri alla mano il miglior tennista che l’Italia abbia mai avuto e, senz’altro, Vincenzo Lapietra, insieme al fratello Pasquale, sono due fuoriclasse del pomodoro, fra i migliori sulla piazza. Anche qui numeri alla mano, dopo i panel test che abbiamo condotto nell’ambito di Pianeta rosso al Macfrut dello scorso anno (Clicca qui per approfondire).

Volendo entrare un po’ più nei dettagli, per il primo bastano tre dati per raccontare la straordinaria carriera di un ragazzo che ha solo 22 anni. Nel 2023 guida la squadra italiana a riconquistare la coppa Davis, era dal 1976 che non succedeva; nel 2024, dopo il Roland Garros di Panatta, 48 anni fa, regala all'Italia nuovamente uno Slam, l'Australian Open. Mai un italiano aveva vinto a Melbourne. Da lunedì, dopo la vittoria a Rotterdam, è il n. 3 del ranking mondiale, mai nessun italiano era salito così in alto.
Ma anche Lapietra non scherza. Sedici ettari di serra tecnologica idroponica, due ettari di serra in vetro riscaldata e illuminata a LED, oltre 20 kg di pomodoro a bacca piccola per mq, dodici tipologie di pomodoro realizzate, senza dimenticare il cetriolo, nichel free e residuo zero, uno show room degno di un atelier di moda e, ciliegina sulla torta, tutta la produzione venduta a proprio marchio, caso più unico che raro nel panorama nazionale.

Ma le affinità non si fermano qui. Vincenzo, come Jannik, è un maniaco dei particolari, di quei dettagli che fanno la differenza, quando sei sotto pressione - per il tennista - e quando le avversità incombono, per il produttore. Ecco che il primo gioca sempre con un margine, anche quando sembra martellare, per usare l’extra boost solo quando serve e riduce così gli errori, mentre il secondo mette in campo un marchingegno che soffia gli adulti di mosca bianca verso un aspiratore, per eliminare il nemico senza usare chimica, mantenendo consistente e continua la qualità dei prodotti anche sotto il profilo della sostenibilità.

Entrambi, poi, amano il loro mondo e non si concedono distrazioni. In campo, anche quando ti chiamano a San Remo, per preparare al meglio la scalata alla prima posizione del ranking, per il tennista; in serra, per il produttore, anche se tutta la distribuzione ti fa la corte, per garantire ai tuoi clienti pugliesi ogni giorno standard di qualità elevatissimi. Cosa ci faceva in Australia, allora? Vaceva visita a un importante prodotturoe locale di pomodoro per capire le tecniche utilizzate oltreoceano. Da amante del tennis, quale milgior occasione per unire l'utile al dilettevole?
Infine, sono molto ambiziosi entrambi, ma anche in questo caso sono i modi a fare la differenza. Modesti ma determinatissimi, con un’empatia innata che annulla le distanze fra la Val Pusteria e Monopoli. Un sorriso contagioso di chi non si fa travolgere dagli eventi e vive con serenità la consapevolezza di far bene.

In apertura: Jannik Sinner e Vincenzo Lapietra (gc)

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