Pesche e nettarine: poca segmentazione “percepibile” in Gdo

Ancora lacune sul prodotto premium e sul primo prezzo

Pesche e nettarine: poca segmentazione “percepibile” in Gdo

Dopo i mesi più caldi, in cui la frutta estiva ha raggiunto il suo picco, ci avviciniamo alla fine della stagione. Tuttavia, per la categoria pesche-nettarine, settembre resta un mese di vendite rilevanti e non troppo distante, in termini di consumi, dai mesi centrali dell'estate. Questo periodo continuaquindi a essere importante per le drupacee nel determinare i risultati complessivi del reparto. I dati di agosto mostrano un aumento progressivo del 3% nei volumi di vendita (per ipermercati e supermercati). Tuttavia, mentre giugno e luglio sono stati mesi di crescita, agosto ha registrato un calo rispetto al 2023.

Di seguito la nostra valutazione sulla categoria pesche e nettarine rilevata in un campione di cinque negozi in area 2, nella città di Modena a fine agosto, ovvero:

Come avevano anticipato le previsioni di inizio campagna relative alle lacune sulle grandi pezzature, abbiamo trovato soprattutto referenze di calibro A e B per pesche e nettarine, mentre calibri superiori (AA) erano presenti solo nei mercati, da quegli ambulanti, che tendono a differenziarsi per la qualità e che necessitano di quantitativi più limitati. Tuttavia, è in arrivo la produzione siciliana anche nella Gdo e, negli ultimi giorni, sono apparsi calibri più sostenuti a chiudere la stagione e a rendere le esposizioni visivamente più accattivanti.
In generale, nei supermercati visitati, la categoria era ben presentata, con qualche “buco” di troppo in alcuni negozi, ma legati più che altro all’orario di visita. La qualità ci è sembrata mediamente buona, tuttavia la numerica assortimentale – in certi casi – era un po' limitata, con uno share simile tra pesche e nettarine (rispettivamente 51% e 49% come numerica complessiva) e una forte prevalenza per la tipologia classica a pasta gialla. Le referenze di pesche o nettarine piatte (platicarpe) rivestono ancora una parte limitata sul totale, anche se quasi sempre presenti. Stessa cosa per le percoche.

Nel format più grande abbiamo rilevato 17 articoli, mentre in quelli più piccoli 6/8 referenze. Ciò che, a nostro parere, mancava è stato soprattutto il presidio della fascia premium e le produzioni del territorio, con l’assenza – in certi casi – dell’Igp della pesca e nettarina di Romagna. Inoltre, abbiamo notato la mancanza di un prodotto da prezzo, prestazione presidiata solo con offerte interne spot o a volantino. Per cui, in generale, la segmentazione e la differenziazione delle prestazioni non ci è parsa particolarmente curata, con pochi casi in cui si offrivano referenze differenzianti dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche.

Come modalità di vendita, prevale ancora lo sfuso se si considera lo spazio dedicato, anche se con differeze modeste rispetto al confezionato (52%), ma - come numerica - è il confezionato ad avere una quota superiore, anche se di poco (55%), rappresentato principalmente da vaschette e vassoi, con poche proposte in cartone e solo per promozioni spot.

Dal punto di vista dei prezzi, le media complessiva è stata intorno ai 2,90 euro il chilo, con il 21% delle referenze sotto i 2 euro, il 40% tra i 2 e i 3 euro, il 36% tra i 3 e i 4 euro e due referenze sopra i 4 euro. In generale, prezzi alti se si considera la disponibilità a pagare media del consumatore della Gdo in questo momento.

Sicuramente l'andamento dei consumi nelle recenti annate e l'evoluzione del potere d'acquisto delle famiglie, hanno indotto le insegne alla prudenza su questa categoria, puntando a sviluppare principalmente volumi con gli articoli più “sicuri”, anche se, dal punto produttivo, la stagione si preannunciava con diverse novità, rilevate un po' a sprazzi nelle diverse insegne. Mancano ancora poche settimane e poi si potranno analizzeranno i risultati complessivi dell'annata e capire se le scelte introdotte siano state sufficienti a centrare l'obbiettivo di contribuire positivamente al risultato del reparto ortofrutta.
 

Hanno collaborato Alfonso Bendi e Fabrizio Pattuelli