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Massei (Unicoop Firenze): «Vera convenienza alla base dei risultati»
La qualità dell’offerta è precondizione. Il prezzo deve essere centrato
Proseguendo, come di consueto, a dar voce agli operatori della Distribuzione moderna per fare un punto mensile sull’andamento del mercato nella sua fase al dettaglio, per il “Barometro della distribuzione” di febbraio del Monitor Ortofrutta, la nostra scelta è caduta su Unicoop Firenze attraverso il suo responsabile ortofrutta, Sandro Massei.
Della Casa – Sandro, come sono andate le vendite di ortofrutta nei vostri negozi nel 2023 e come sta andando questa apertura d’anno?
Massei – Per noi l’anno da poco concluso è stato soddisfacente poiché abbiamo registrato un andamento positivo delle vendite anche a quantità. Sul totale del reparto ortofrutta abbiamo ottenuto un +3% a quantità, con una crescita a valore superiore, legata agli effetti dell’inflazione e, anche l’inizio del 2024, è su questa falsariga.
Di grande impatto è stata l’iniziativa “la buona spesa”, che continua anche nel 2024 e che premia con un buono spesa di 5 euro ogni 15 euro di spesa realizzata su prodotti alla base di una dieta salutare, fra cui – ovviamente - l’ortofrutta; il buono può essere speso nella spesa successiva per un acquisto di almeno 30 euro. Di fronte a un’inflazione che negli ultimi tre anni ha pesato per quasi 30 punti, la sensibilità alla convenienza è ovviamente aumentata e iniziative come queste contribuiscono a colmare le necessità delle famiglie. La precondizione è una qualità adeguata a soddisfare le aspettative della clientela.
Della Casa - Come stanno procedendo le campagne clou, come agrumi, mele, kiwi e banane?
Massei – Male le arance, con un -4% a quantità in questo inizio d’anno, bene – invece - le clementine in questa chiusura di campagna. Stabili le mele, caratterizzate da stallo dei volumi, con debole sostituzione delle nuove varietà su quelle classiche, che determina però incremento dei valori oltre i livelli medi di inflazione. Stazionari anche i kiwi, mentre in buona progressione le banane, sia a quantità che a valore. Quest'ultimo andamento è emblematico dell’attenzione alla convenienza: la banane è un prodotto che fornisce una prestazione base con una battuta di cassa estremamente conveniente. Dall’altra parte abbiamo prodotti con una battuta importante, come l’uva senza semi a marchio Fiorfiore, su cui - malgrado i prezzi elevati - la crescita è inarrestabile e le vendite sono arrivate a rappresentare il 70% della categoria, a dimostrazione che dove vi è soddisfazione al palato, vi è maggior disponibilità a spendere.
Della Casa - Che sviluppo avete nelle vostre aree per la frutta esotica?
Massei - L’anno scorso è proseguito lo sviluppo della categoria: fra 6 e 7 punti a quantità e fra 12 e 13 a valore. Soprattutto mango e avocado. Su quest’ultimo eccellono le varietà di alto di gamma, per ora proposte nell’area della frutta ma con qualche sperimentazione da perfezionare anche vicino alle verdure. In bella evidenza il prodotto top di gamma anche per il mango, di origine nazionale o via aerea.
In sviluppo anche frutto della passione e l’alchechengi, in contrazione la papaia.
Della Casa - A livello di singole categorie, quali sono che hanno andamento positivi o negativi in modo particolare?
Massei – Da una parte i frutti di bosco, frenati non tanto dai consumi quanto dalla continuità nella disponibilità e da una qualità non sempre costante; dall’altra la frutta secca, che sta conoscendo una seconda giovinezza, con crescite a due cifre guidate da assortimenti centrati e innovazione di prodotto, soprattutto nell’area dello sgusciato. Da citare, anche, i piatti pronti e le preparazioni di V gamma, con sviluppi a doppia cifra delle vendite grazie alla profondità di offerta raggiunta.