Il meglio di IFN
La IV gamma fa prove di concertazione
Ad Agrifood Future la filiera si è incontrata per trovare soluzione alla crisi
Non ci poteva essere luogo più opportuno di Salerno per discutere del futuro delle insalate pronte per il consumo e poterlo fare con i principali attori della filiera ha dato l’occasione per verificare sul campo la fattibilità delle opzioni per il rilancio di una filiera oramai a rischio d’implosione, proprio a partire dalla Piana del Sele.
Se non si metterà mano alle regole del gioco, infatti, è molto probabile che le criticità strutturali del sistema ne minino la stessa sopravvivenza, almeno sull’attuale dimensione di scala, offrendo il fianco al ritorno al passato nelle abitudini di acquisto e consumo domestico delle insalate, peraltro già in atto seppur in modo strisciante e, perciò, ancora poco percepibile.
Ho parlato di implosione perché gli effetti di questa crisi restano e resteranno tutti interni al settore, dalla fase agricola alla distribuzione, mentre il ritorno al bucolico e la lotta alle confezioni, trovano – almeno a parole - largo consenso nell’opinione pubblica. Per cui se la filiera non si attrezza, nessuno – dall’esterno – verrà in suo soccorso, malgrado sia un’eccellenza del nostro sistema agroalimentare.
Poter mettere a confronto tre big della produzione - sia a livello industriale che agricolo - come Bonduelle, Linea Verde e Rago, con tre retailer – del calibro di Coop Italia, Selex e Carrefour - che, oltre alla dimensione, rappresentano anche uno spaccato fedele dell’organizzazione distributiva nazionale, è stata una bella occasione per capire se e quanto il sistema è pronto a cambiare schema di gioco.
Pur in un contesto di oggettiva difficoltà, devo dire che la sensazione è stata positiva e anche sul fronte della rappresentanza, Sonia Ricci, presidente di Unaproa, nel suo intervento conclusivo ha evidenziato la convergenza di intenti fra il mondo produttivo, che la sua organizzazione raggruppa in larga parte, la distribuzione e le istituzioni nel fare fronte comune per il rilancio.
Gli strumenti tecnici e legislativi non mancano per supportare la costruzione di un differente schema nelle relazioni ma serve una nuova piattaforma negoziale di base, approvata da una larga parte del sistema che permetta di mettere a valore quanto legislazione e politica possono offrire.
Clicca qui per ingrandire la slide.
Tre gli elementi emersi con forza nel corso del workshop:
- la IV gamma è strategica sia per i produttori che per i distributori. Nessuno dei due attori può permettersi di vederla ridimensionata senza impatti rilevanti.
- La concorrenza orizzontale fra produttori può essere superata solo utilizzando al meglio e di fino gli strumenti che la legislazione comunitaria offre per consentire aggregazione e concertazione dell’offerta, stante il surplus di potenziale produttivo.
- Domanda e offerta devono gestire in modo reciproco non solo le politiche di marca e l’onere/onore dell’innovazione ma anche quelle di canale, stante la polarizzazione fra servizio e prezzo che sta caratterizzando anche il nostro sistema distributivo. Sia le imprese di marca che i co-packer della MDD lo stanno facendo in molti comparti dell’alimentare con strategie e soluzioni differenti, lo deve fare anche la IV gamma trovando la sua strada.
Da qui è auspicabile partire per costruire una nuova base relazionale che consenta di mettere a valore un necessario intervento pubblico sia nell’area degli strumenti di gestione delle relazioni che nel supporto allo sviluppo di consumi. A due passi da Gragnano non ho potuto dimenticare la promozione dei consumi di pasta, on air in questo periodo, ma – a maggior ragione – ora servirebbe anche uno stimolo consistente per la IV gamma.
Nella foto di apertura da sinistra: Roberto Della Casa (Managing director Agroter e Direttore IFN), Pier Luigi Lauriola (Responsabile Nazionale Ortofrutta: acquisti e category managemenent Carrefour), Gianluca Pannullo (Category Manager Private Label Gruppo Commerciale Selex), Federico Odella (Amministratore delegato Bonduelle Italia), Sonia Ricci (presidente Unaproa), Antonio Salvatore (Presidente Op Oasi), Rosario Rago (Presidente Gruppo Rago), Alberto Ancarani (Responsabile Ortofrutta: verdure -IV gamma e biologico Coop Italia).