Il meglio di IFN
IV gamma, effetto strike
Dopo il caso Cultiva, nelle ultime ore nuovi rumors sconquassano il comparto
Prima le voci di sospensione improvvisa delle attività da parte di uno storico stabilimento di IV gamma, poi altre illazioni su presunte imminenti cessioni di rami d’azienda da parte di un altro gruppo nazionale a investitori stranieri, mi hanno ulteriormente movimentato un già convulso pomeriggio di lavoro, anche se preferisco lasciare ad altri lo scoop giornalistico vero e proprio. In questo caso, in attesa delle necessarie conferme - vista la delicatezza del tema - vorrei saltare la cronaca, anche perché queste voci mi hanno messo di cattivo umore. Seguo la IV gamma dalla sua nascita in Italia negli anni ’80, ho lavorato attivamente al suo sviluppo e vivo perciò questo momento, che giornalisticamente dovrebbe essere stimolante, con grande tristezza. Il tanto temuto effetto strike dopo il caso Cultiva, pare proprio che stia per andare in scena su questo fragile comparto.
Non vorrei arrendermi all’evidenza ma, come scrivevo a inizio anno (per approfondimenti clicca qui), senza un vero e concreto intervento esterno, il settore a mio avviso non aveva già allora possibili vie d’uscita.
In questi sei mesi, al di là dei proclami, delle denunce e delle interviste esclusive, alla prova dei fatti, né distribuzione, né tanto meno le istituzioni sono state in grado di riequilibrare un comparto colpito da una tempesta perfetta dove, però, i marosi hanno origini lontane nel tempo e nello spazio e, purtroppo, ben note a tutti.
Se anche la ridda di voci che mi ha investito ieri pomeriggio non dovesse trovare sostanza – cosa di cui dubito – resta il fatto che il malato è agonizzante, in stato di incoscienza e rischia non solo di perdere la vita ma anche di compromettere in modo serio quella del sistema ortofrutticolo in cui è inserito.
A questo proposito ricordo che la IV gamma non è solo 60 imprese che nel nostro paese tagliano, lavano e imbustano insalate, ma anche una larga fascia di coltivatori evoluti che producono, in serre più o meno tecnologiche, uno dei vanti della nostra orticoltura. Per la distribuzione, poi, la IV gamma rappresenta oltre il 10% del fatturato del reparto ortofrutta ma più del 20% del margine dello stesso. Con questi numeri è facile capire quale sarebbe l’impatto deflagrante di un’esplosione del sistema.
Su cosa fare per evitarlo non voglio ripetermi, vi invito solo a rileggere quanto scrissi qualche mese fa (per approfondimenti clicca qui). Spero solo che oggi non sia troppo tardi.