Il meglio di IFN
Innovazione e packaging rilanciano i cachi
Categoria in crescita ma in Gdo si potrebbe fare di più
La stagione dei cachi italiani entra nel vivo e fortunatamente i quantitativi disponibili sono limitati, perché con queste temperature ancora estive, che di certo non ne incentivano il consumo, si rischierebbero guai seri in un anno normale.
Una categoria, quella del cachi, che negli ultimi anni si è evoluta grazie all’introduzione della tipologia a polpa a soda (e su questo va dato merito agli spagnoli) che ha permesso di attirare anche le fasce d’età più giovani. Una segmentazione che può crescere ulteriormente con lo sviluppo di alcune linee locali come il cachi vaniglia.
L’evoluzione del packaging è l’altro elemento che sta facendo la differenza, soprattutto nei banchi della GDO. Infatti, nel corso degli anni sono scomparsi i frutti venduti sfusi in vassoi aperti (se non in fase di attacco di stagione) spostando la proposta verso il confezionato con l'utilizzo di nuovi pack, in particolare vaschette rigide trasparenti (a 2 o 4 frutti per confezione) migliorandone così la gestione a negozio, poiché se ne migliora l’integrità (e sappiamo quanto sono delicati) e si allunga la shelf life.
Inoltre, i nuovi pack permettono di realizzare a negozio esposizioni massive dando così molta visibilità ai cachi, creando un assortimento profondo, con la possibilità di proporre diverse prestazioni in funzione del calibro e quindi una scala prezzi appetibile per tutte le tasche.
Durante le nostre rilevazioni abbiamo notato delle esposizioni “importanti” sia per spazi dedicati che per numero di referenze, in particolare in quegli areali (come l’Emilia-Romagna) dove è considerato un prodotto locale. Il prodotto confezionato, come detto, la fa da padrone e si presta ad essere brandizzato e ad entrare all’interno della MDD.
Parimenti, la possibilità di giocare con le grammature permette di proporre prezzi più accattivanti, ed è un aspetto molto importante soprattutto in annate caratterizzate da prezzi alti come questa.
Fra gli aspetti critici è evidente la quasi totale assenza di informazioni che, per un prodotto non di primo piano come il cachi, possono essere molto importanti, soprattutto per aumentarne la penetrazione. Innanzitutto, si dovrebbero dare suggerimenti su come mangiarlo, soprattutto per la tipologia a polpa morbida.
Con cucchiaio o senza? Nel caso della polpa soda va sbucciato? Per noi tecnici sono banalità, ma sono piccole attenzioni da non sottovalutare nei confronti del consumatore. Allo stesso modo si dovrebbe dare maggiore enfasi all’utilizzo in cucina di questo frutto, che si presta a diverse ricettazioni.
Ha collaborato Fabrizio Pattuelli