Finocchi, una referenza in continua evoluzione

Il confezionato mette la freccia sullo sfuso

Finocchi, una referenza in continua evoluzione

I finocchi scalano la classifica delle verdure più vendute e mettono a dura prova la leadership di baluardi come la zucchina scura.
È una referenza che non passa inosservata nel reparto ortofrutta; infatti, grazie al suo color bianco acceso, dà un grande risalto alla cromaticità del reparto e rapisce l'occhio dei consumatori. Ovviamente le qualità organolettiche e nutraceutiche non sono da mettere in secondo piano.

Maschio o femmina poco importa, la differenza nella scelta dei consumatori sta nella destinazione d'uso finale; infatti, il primo è preferito per il consumo crudo, mentre la femmina è destinata alla cottura, per cui, solitamente, le quotazioni sono più alte per i “maschi”.

Anche per il finocchio, il prodotto confezionato a peso fisso o variabile (da 2-4 pezzi) continua a crescere e a erodere quote al prodotto sfuso, seguendo il trend delle altre referenze del reparto. 
Il confezionato permette ai finocchi di essere presenti negli assortimenti dei piccoli supermercati di città, che hanno poco spazio e necessitano quindi di prodotti take-away o on-the-go.

Data l'importanza dei finocchi, da alcuni anni la filiera sta provando segmentare verso l'alto l’offerta. Infatti, diverse insegne della GDO e DO, li hanno “vestiti” con il loro marchio, facendo importanti progetti di filiera, ponendoli in vendita sia sfusi che in vassoio.
Non da meno dal mondo produttivo sono stati lanciati anche diversi brand che lavorando su nuove varietà, mirano a migliorare la croccantezza, l’aspetto e il sapore, proponendosi di presidiare la fascia “premium”.

L’innovazione non si ferma per i finocchi: sono in forte crescita le proposte di finocchi già puliti-mondati (di 1° gamma evoluta) pronti al consumo con pochissimo scarto finale per il consumatore. Sono venduti a prezzi più alti, ma con un servizio molto apprezzato, a peso fisso e/o variabile (di solito da 4 pezzi). L’obiettivo è preservarne le caratteristiche organolettiche e limitare gli sfridi a negozio. Crescono i consumi anche del prodotto pronto, come il cotto a vapore e, anche in altri reparti, i trasformati a base di finocchio sono sempre più numerosi: semi, tisane e bevande.
Addirittura, la finocchina viene separata e venduta come prodotto da “primo prezzo”.

Attenzione perché alcune insegne (purtroppo) la propongono mixata ai frutti maschi per abbassare il prezzo. Nei piani promozionali sui volantini si notano ancora forti sconti, anche fino al 40%; questo non rende onore ad un prodotto che è un’eccellenza dell’ortofrutta italiana. Se si vuole milgiorarlo occorre fare leva sulla qualità, investendo in nuove varietà che miglioreranno l'offerta complessiva. Si dovrà puntare ad allungare la stagione dei consumi, che da giugno, secondo previsioni, crollerà, ma l’importante è mantenere un livello qualitativo adeguato per evitare una disaffezione del consumatore al prodotto.