Il meglio di IFN
Crisi pera, il Consorzio dell'Emilia Romagna IGP scrive una lettera aperta al Governo
A stretto giro il Ministro Lollobrigida apre sulla disponibilità di ulteriori risorse per le gravi crisi
Tutto è successo in poche ore. In mattinata la lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste da parte dei vertici del mondo pere, ovvero l'OI della pera, il Consorzio della pera dell'Emilia Romagna IGP e di UNAPera, l'AOP che raggruppa la maggior parte dei produttori dell'Emilia Romagna. A mezzo stampa nazionale, i sottoscrittori evidenziano alle autorità la gravità della crisi e la necessità di mettere a disposizione al più presto risorse aggiuntive rispetto ai 10 milioni stanziati di recente da Masaf per il il comparto.
Un appello accorato, che pubblichiamo di seguito integralmente, in cui si sottolinea la gravità della situazione e la valenza nazionale del comparto che giustifica un intervento ben più consistente per evitare che lo stanziamento previsto serva al ‘funerale’ della pera anziché al suo rilancio. Dalle prime stime, infatti, urgono almeno 70 milioni per consentire alle imprese che stanno provando a non abbandonare di far fronte alle spese correnti per la prossima campagna, considerando che le ingenti perdite in quella in corso stanno azzerando la liquidità.
Così come la lettera aperta sui quotiani è un inedito per l'ortofrutta, altrettanto fuori protocollo è la risposta del Ministro, che è arrivata poche ore dopo, a margine di un evento pubblico, e che riportiano nella newletter (per approfondimenti clicca qui). Il Ministro, infatti, raccoglie l'appello ed evidenzia la disponiiblità di ulteriori 270 milioni per le fileire in difficoltà, sui quali però occorrerà stabilire priorità, tempistiche e modalità di erogazione.
Di certo la lettera ho fatto effetto, la pronta risposta ne è testimonianza. Ora occorre dare corpo all'intervento definendo i contorni e i contenuti in poche settimane. Ci auguriamo che venga mantenuta al stessa tempestività degli annunci.
Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri On Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida
Illustrissimi Onorevoli,
molti comparti dell’agricoltura versano oggi in difficoltà, ma quello della pera sta vivendo la sua stagione più difficile. Al punto che è ormai reale il rischio di estinzione di questa eccellenza, che rappresenta uno dei vanti indiscussi della frutticoltura italiana.
Dal 2018 al 2023, a seguito delle avversità indotte dai cambiamenti climatici, è andato perso almeno un terzo della superficie coltivata. Nello stesso periodo si sono dimezzati i consumi anche per effetto della riduzione dell’offerta e, in quest’ultimo anno, la produzione si è ridotta addirittura a un terzo rispetto al 2022, anno già al di sotto della media, per effetto delle gelate primaverili e dell’alluvione.
Nonostante le difficoltà, i produttori, attraverso il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna IGP, coadiuvato dall’AOP Unapera e l’OI Pera, stanno continuando a investire, impegnandosi per quanto possibile in due direzioni. Da un lato, ricercando soluzioni produttive sostenibili con l’aiuto della scienza, dall’altro sensibilizzando distributori e consumatori sull’importanza di prediligere la qualità delle nostre pere e sostenere un comparto che, tra dipendenti e indotto diretto e indiretto, impiega oltre 50.000 persone, così da rendere questa emergenza di interesse nazionale, poiché coinvolge aspetti non solo legati all’abbandono dell’agricoltura, ma anche dell’industria, del commercio e dei servizi a essa collegati.
A dispetto di sforzi davvero rilevanti da parte di tutte le componenti della filiera, oggi il nostro settore è allo stremo. Le perdite subite sono già devastanti e, pertanto, pur apprezzando i 10 milioni di euro finalmente stanziati per i ristori, a fronte di un danno stimato in oltre 300 milioni di euro rispetto alle condizioni ordinarie, chiediamo al governo di fare un ulteriore sforzo per dare il giusto e indispensabile sostegno del nostro comparto.
È necessario quindi aumentare la dotazione finanziaria dell’intervento per scongiurare ulteriori abbandoni del settore e garantire la sopravvivenza di un’intera filiera che trascende i confini dell’agricoltura. Infine, chiediamo che il contributo, per poter essere più efficace, sia limitato alle zone più colpite e concesso solo a chi non abbandona la produzione, visto che dovrà accollarsi almeno 20.000 euro di costi per ettaro per produrre già nella campagna entrante.
Il Presidente del Consorzio della Pera dell’Emilia Romagna IGP
Mauro Grossi
Il Presidente dell’Organizzazione Interprofessionale pera
Thomas Brandstaetter
Il Presidente del Consorzio UNAPera
Adriano Aldrovandi
Fonte: Ufficio stampa Pera Emilia-Romagna Igp