Uva da tavola e Kiwi, si lavora sulla qualità dei frutti

Come ottimizzare i risultati produttivi

Uva da tavola e Kiwi, si lavora sulla qualità dei frutti

La strategia di Alzchem (Clicca qui per approfondire) unisce con un filo diretto uva da tavola e kiwi per migliorare i parametri qualitativi e ottenere produzioni con un valore commerciale superiore; ci si focalizza sull’impiego di Perlka®, Kelpak® e Sitofex®. "Fra tutte le pratiche agronomiche - ricordano Saverio D’Onza e Giovanni Papa, rispettivamente responsabili di Alzchem per l'Italia nell'Area Nord e Sud e Isole - la somministrazione di concimi azotati in dosi ottimali è tra le pratiche fondamentali per garantire quantità e qualità delle produzioni. L’azoto aumenta la vigoria della pianta ed entra nella costituzione della clorofilla, delle proteine, degli acidi nucleici e delle vitamine.  L’azoto della Calciocianamide  Perlka® (clicca qui per approfondire la scheda), in particolare, grazie alle sue caratteristiche è disponibile per le piante in funzione del loro fabbisogno; l’applicazione è consigliata subito prima della ripresa vegetativa, per fornire azoto a lento effetto e calcio”. 

L’azoto della Calciocianamide – per il vigneto resta disponibile per un periodo lungo nel terreno senza perdite per dilavamento e viene assorbito dalla vite durante le diverse fasi fenologiche. Così come per il vigneto con uva da tavola, anche per l’actinidieto, l’azoto a lento effetto aiuta la pianta a svilupparsi evitando di esporla a carenze o eccessi, mentre il calcio favorisce lo sviluppo radicale e sarà disponibile nei momenti più importanti come riserva per l’ottenimento di frutti di qualità”.

Lo sviluppo radicale viene aiutato anche dall’applicazione di Kelpak® (Approfondisci la scheda), un bioregolatore naturale, ottenuto dall’alga Ecklonia maxima, che su actinidia ed uva da tavola ha un ruolo centrale. “Applicato sin dall’inizio del ciclo vegetativo, supporta lo sviluppo dei giovani germogli e contribuisce  ad aumentare il capillizio radicale, mettendo così la pianta in condizione di ripartire nel migliore dei modi, ed a reagire prontamente anche davanti a possibili stress.

Su kiwi sono previste applicazioni in tre diversi momenti, allo scopo di supportare la pianta nelle prime fasi vegetative, aiutare grazie al suo mix di fitormoni, lo sviluppo e l'allungamento del tubetto pollinico, migliorando l’impollinazione e, quindi, il potenziale produttivo del frutteto. Kelpak è un valido supporto all’azione principale di miglioramento dei frutti svolta dall’applicazione di Sitofex (Approfondisci la scheda).

Nella strategia su uva da tavola Kelpak®, applicato fin dalla ripresa vegetativa, aiuta a superare gli stress abiotici, a favorire l’allungamento e l’irrobustimento del rachide migliorando, come per l’actinidia, il potenziale produttivo del vigneto sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Kelpak® è inoltre utile quando applicato dopo i trattamenti normalmente eseguiti con Sitofex®. Gli effetti positivi dei trattamenti - concludono D’Onza e Papa - sono stati evidenziati anche sul colore delle uve e sul contenuto di zuccheri". 

Sitofex®, è un regolatore di crescita, unico prodotto a base di CPPU registrato in Italia, l’impiego è stato autorizzato dal Ministero della salute sulle colture actinidia e uva da tavola - rimarcano i responsabili Alzchem. “Con la sua applicazione su uva da tavola migliora la moltiplicazione e la distensione cellulare e, di conseguenza, l’aumento delle dimensioni dell’acino e del grappolo. L’applicazione permette di ottenere grappoli con acini a buccia più consistente, con peduncoli più spessi e con ridotto distacco dell’acino dal peduncolo. Le produzioni di uva da tavola così ottenute, a maturazione hanno presentato maggiore conservabilità sia sulla pianta che in post-raccolta".

Su actinidia è utilizzabile su tutte le tipologie di Actinidia deliciosa e Actinidia chinensis per promuovere la dimensione dei frutti sia a polpa verde, che gialla e rossa. “Si applica circa ventun giorni dopo la piena fioritura. Aiuta ad uniformare la pezzatura dei frutti e a migliorarne i parametri qualitativi, come grado zuccherino, concentrazione di solidi solubili e sostanza secca. I frutti trattati con Sitofex® sono quindi sempre in grado di soddisfare le esigenze di mercato. Sitofex® inoltre non influenza la conservabilità dei frutti".