Sostenibilità
Unitec: nuove filiali nel mondo, fatturato ed estero in crescita
Benedetti: le tecnologie fanno la differenza in termini competitivi, ma in Italia...
Espandere la rete di filiali nel mondo (che oggi sono 8 a fronte di oltre 50 Paesi “serviti”) per garantire un servizio sempre più accurato e affidabile ai clienti: è questo il prossimo passo con cui Unitec, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di tecnologie innovative per il settore ortofrutticolo dedicate a 35 tipologie di frutta e ortaggi, intende consolidare ulteriormente il proprio ruolo nel mercato globale.
Fatturato a 62 milioni di euro, 180 commesse l'anno
Sta per andare in archivio un anno positivo per il Gruppo (62 milioni di euro la proiezione del fatturato 2014 contro i 50 milioni di euro del 2013, che già aveva fatto segnare un +25% sul 2012) il cui business è sempre più concentrato all’estero (95% la quota fuori dai confini nazionali a fronte del 90% di dodici mesi prima). Ma gli investimenti non si fermano.
“Realizziamo ogni anni circa 170-180 commesse - spiega a Italiafruit News il presidente e direttore generale Angelo Benedetti - le nostre tecnologie legate alla selezione della qualità consentono di ottenere una qualità costante e coerente facendo sì che le centrali ortofrutticole possano garantire un prodotto affidabile, rispondente alla esigenze della moderna distribuzione e dei consumatori. Grazie alla tecnologia, infatti, è oggi possibile garantire al consumatore finale una qualità dei frutti costante e coerente nel tempo e suddividere i prodotti in base a diversi parametri (dolcezza, acidità, maturazione, durezza, forma, colore, ecc..) in modo da incontrare i gusti e le esigenze di ogni tipologia di consumatore con un’offerta adeguata. Tutto questo non può che far aumentare la fiducia da parte dei consumatori e i consumi di ortofrutta come auspicato dall’intera filiera”.
“D’altra parte l’evoluzione tecnologica - afferma Benedetti - ha ripercussioni determinanti sulla competitività delle imprese; l’automazione, la pallettizzazione, l’ottimizzazione delle linee di lavaggio sono processi fondamentali per mantenere a livelli consoni gli standard dei prodotti, prevenendo ed impedendo il sorgere di problemi che possano minare l’immagine delle aziende e il rapporto di fiducia con i referenti di filiera e i consumatori. In un certo senso, possiamo dire che le tecnologie fungono da “amplificatori della fiducia”…”.
E proprio con l’obiettivo di consolidare il rapporto fiduciario con i propri clienti, Unitec incrementerà le strutture di service nel mondo per ampliare ulteriormente l’affidabilità in un mercato sempre più senza confini.

L'impianto ciliegie da 40 canali
Tanto estero, Italia stabile: «Diverso approccio»
Tanto estero, dunque. E l’Italia? “La quota nazionale è stabile. Il fatto è che, a livello di "mondo ortofrutticolo italiano", c’è una certa difficoltà,lo si coglie poco forse “culturale”, nel cogliere prontamente e valutare i benefici e le opportunità derivanti dagli investimenti tecnologici, oggi sempre più in grado di fare la differenza in termini di competitività. Una strada intrapresa invece già da tempo dalle centrali ortofrutticole spagnole e di altri Paesi competitor con risultati importanti, sia all’interno del processo di lavorazione della centrale ortofrutticola, sia per quanto riguarda gli aspetti di fidelizzazione da parte dei consumatori finali che, trovando una qualità coerente, diventano consumatori abituali. Questo virtuoso processo porta infine ad una maggiore remunerazione dei produttori, oggi tanto in difficoltà nel nostro Paese".
Copyright 2014 Italiafruit News
Fatturato a 62 milioni di euro, 180 commesse l'anno
Sta per andare in archivio un anno positivo per il Gruppo (62 milioni di euro la proiezione del fatturato 2014 contro i 50 milioni di euro del 2013, che già aveva fatto segnare un +25% sul 2012) il cui business è sempre più concentrato all’estero (95% la quota fuori dai confini nazionali a fronte del 90% di dodici mesi prima). Ma gli investimenti non si fermano.“Realizziamo ogni anni circa 170-180 commesse - spiega a Italiafruit News il presidente e direttore generale Angelo Benedetti - le nostre tecnologie legate alla selezione della qualità consentono di ottenere una qualità costante e coerente facendo sì che le centrali ortofrutticole possano garantire un prodotto affidabile, rispondente alla esigenze della moderna distribuzione e dei consumatori. Grazie alla tecnologia, infatti, è oggi possibile garantire al consumatore finale una qualità dei frutti costante e coerente nel tempo e suddividere i prodotti in base a diversi parametri (dolcezza, acidità, maturazione, durezza, forma, colore, ecc..) in modo da incontrare i gusti e le esigenze di ogni tipologia di consumatore con un’offerta adeguata. Tutto questo non può che far aumentare la fiducia da parte dei consumatori e i consumi di ortofrutta come auspicato dall’intera filiera”.
Il "caso" Stemilt
West Mathison, presidente Stemilt. Sopra, Angelo Benedetti
“D’altra parte l’evoluzione tecnologica - afferma Benedetti - ha ripercussioni determinanti sulla competitività delle imprese; l’automazione, la pallettizzazione, l’ottimizzazione delle linee di lavaggio sono processi fondamentali per mantenere a livelli consoni gli standard dei prodotti, prevenendo ed impedendo il sorgere di problemi che possano minare l’immagine delle aziende e il rapporto di fiducia con i referenti di filiera e i consumatori. In un certo senso, possiamo dire che le tecnologie fungono da “amplificatori della fiducia”…”.
E proprio con l’obiettivo di consolidare il rapporto fiduciario con i propri clienti, Unitec incrementerà le strutture di service nel mondo per ampliare ulteriormente l’affidabilità in un mercato sempre più senza confini.

L'impianto ciliegie da 40 canali
Tanto estero, Italia stabile: «Diverso approccio»
Tanto estero, dunque. E l’Italia? “La quota nazionale è stabile. Il fatto è che, a livello di "mondo ortofrutticolo italiano", c’è una certa difficoltà,lo si coglie poco forse “culturale”, nel cogliere prontamente e valutare i benefici e le opportunità derivanti dagli investimenti tecnologici, oggi sempre più in grado di fare la differenza in termini di competitività. Una strada intrapresa invece già da tempo dalle centrali ortofrutticole spagnole e di altri Paesi competitor con risultati importanti, sia all’interno del processo di lavorazione della centrale ortofrutticola, sia per quanto riguarda gli aspetti di fidelizzazione da parte dei consumatori finali che, trovando una qualità coerente, diventano consumatori abituali. Questo virtuoso processo porta infine ad una maggiore remunerazione dei produttori, oggi tanto in difficoltà nel nostro Paese".Copyright 2014 Italiafruit News















