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Un nuovo insetto alieno minaccia il pero
Segnalati nel ferrarese danni dello scolitide Xylosandrus compactus
Che cosa ha di così speciale il pero per essere così appetibile dagli insetti alieni? È la domanda che ci siamo posti dopo aver letto l’articolo di Massimo Bariselli (entomologo) e Riccardo Bugiani (Fitopatologo) del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, sul numero 15/2024 di Terra è Vita, dove hanno illustrato il rinvenimento di danni provocati da Xylosandrus compactus in alcuni giovani rametti di piante di pero della fascia litoranea adriatica.
Infatti, questo scolitide, originario dell’Asia tropicale orientale, è descritto come una specie molto polifaga che attacca piante legnose, arboree e arbustive, ma è la prima volta che si osservano danni di questo tipo sui fruttiferi. In particolare, Xylosandrus compactus normalmente attacca piante in condizioni di stress, ma nel caso dei peri infestati nel ferrarese si trattava di piante in buona salute, spiegano gli esperti.
Nello specifico, il danno consiste in un disseccamento dei rametti attaccati con successivo arrossamento e avvizzimento delle foglie, da non confondere con quello provocato dal colpo di fuoco batterico che è piuttosto simile. Per sanare ogni dubbio “nei rametti attaccati dallo scolitide si può notare la presenza di un piccolo foro di colonizzazione circolare, di solito collocato sulla porzione infera del rametto. Facendo una pressione, in genere, il rametto attaccato da X. compactus si rompe rivelando la presenza di una galleria centrale scavata dallo scolitide”, sottolineano i fitopatologi della Regione Emilia-Romagna.
Questo piccolo foro che non supera 0.7-0.8 mm di diametro, rappresenta il punto di entrata della femmina adulta che procede con lo scavo fino ad arrivare al midollo centrale creando così una sorta di camera di allevamento dove depone le proprie uova. Le larve, una volta fuoriuscite non si nutrono del midollo legnoso ma sfruttano funghi simbionti introdotti dalla madre e che si sviluppano all’interno della camera. I rami “preferiti” da Xylosandrus compactus sono quelli più teneri, di 1-3 anni di età, fino a un diametro massimo di 4-6 cm. L’intero ciclo da uovo a adulto si compie in 4-6 settimane e lo svernamento avviene all’interno della pianta ospite. Attualmente la situazione non desta particolare preoccupazione, poiché sono le prime segnalazioni, ma senza ombra di dubbio non bisogna sottovalutare questo nuovo parassita, memori delle ultime esperienze.
Fonte foto: Massimo Bariselli