«Un bio bello, ma anche buono da mangiare»

Per Libretti il 2022 si apre all'insegna di una nuova gamma biologica

«Un bio bello, ma anche buono da mangiare»
Quando hai un'ampia gamma di ortaggi - che va dal convenzionale al premium, passando per il prodotto di filiera per le più importanti insegne della Gdo - per chiudere il cerchio non resta che offrire ai propri clienti anche il biologico. E proprio questa è la strategia seguita dal Gruppo Libretti, che apre il 2022 lanciando la nuova linea bio.



"Vogliamo assicurare ai nostri clienti un servizio a 360 gradi - spiega a IFN il direttore commerciale Giuseppe Libretti - Completando l'offerta con il bio diamo la possibilità ai distributori di approvvigionarsi su un ampio paniere interfacciandosi con un unico interlocutore, capace di garantire la fornitura e di mantenere elevato il livello qualitativo. Da sempre la nostra attenzione alla sostenibilità in campo è massima, la salubrità del prodotto è al centro delle nostre strategie, siamo abituati a rispettare protocolli stringenti... Ci siamo detti che tanto valeva iniziare a convertire parte della produzione al bio".



Il percorso verso il biologico è iniziato tre anni fa in casa Libretti e dai primi giorni del 2022 è partita la commercializzazione degli ortaggi bio sia a marchio Libretti che a marca del distributore. Le referenze proposte sono numerose, si va dai pomodori (ciliegino, datterino, piccadilly, grappolo, oblungo), fino alle melanzane e ai peperoni.



Ma perché, oltre agli aspetti già menzionati, investire nel biologico? "E' un mercato che ogni anno continua a crescere - risponde l'imprenditore siciliano - I volumi complessivi non sono alti, ma il trend è in aumento. E poi è un discorso di valori: c'è un'attenzione crescente per l'ambiente, per la transizione green, un'impostazione che sentiamo nostra e per questo ci crediamo e vogliamo essere non solo presenti, ma protagonisti di questo mercato".



E poi c'è il tema del servizio ai clienti. "Il fatto di completare la gamma col bio è un aspetto rilevante, perché ora diamo ai nostri partner della distribuzione un assortimento completo - osserva il direttore commerciale dell'azienda di Vittoria (Ragusa) - Cerchiamo di presidiare le nicchie, come la nostra linea premium o quella nichel free che stiamo cercando di inserire: per chi lavora con la Gdo è una questione di affidabilità, da qui la scelta del biologico".



I valori citati e l'attenzione all'ambiente si riflette anche nel packaging della gamma bio di Libretti: cartoncino certificato Fsc, film biodegradabile, etichetta compostabile. "Tutti accorgimenti che danno valore al prodotto e che si aggiunge alla qualità: oggi il bio ha caratteristiche organolettiche molto migliori rispetto al passato, con i nostri protocolli agronomici riusciamo a produrre con tecniche naturali e risultati eccezionali sotto il profilo del sapore – conclude Giuseppe Libretti - Abbiamo un bio bello, ma anche buono da mangiare".

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