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Leggiamo con sempre maggiore insistenza che, nell’ortofrutta, dal produttore al consumatore si applicherebbero “ricarichi” da far impallidire un usuraio. 
Anche Milena Gabanelli, dal suo prestigioso Dataroom sul Corriere della Sera, parla “di un ortofrutta che quando arriva sullo scaffale del supermercato ha avuto un ricarico del 300% rispetto alla miseria pagata al produttore” e spiega la cosa considerando che “fra l’agricoltore e la Gdo c’è in mezzo una lunga filiera”. 

La Gabanelli non lo dice apertamente, mentre gli agricoltori sui trattori denunciano in modo chiaro che nei vari passaggi qualcuno si arricchisce alle loro spalle. Anche numeri alla mano la cosa pare verosimile. Un produttore prende per le mele raccolte fra 30 e 40 centesimi al kg, ma in media il prezzo di vendita delle mele nei supermercati italiani è stato di 1,86 euro al kg nel 2023. Mele che non hanno subito alcune modifica visibile ed eclatante dal campo alla tavola. Perché, però, il verosimile è invece lontanissimo dal vero e genera solo confusione?  
(am)    

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