Spagna, si impennano i prezzi degli ortaggi

Al primo posto il peperone giallo

Spagna, si impennano i prezzi degli ortaggi

Nelle ultime settimane i prezzi degli ortaggi spagnoli (peperoni, melanzane, pomodoro a grappolo e lattuga iceberg, in particolare) sono letteralmente impazziti. Gli importatori italiani sono alle prese con listini che non accennano a diminuire, anzi, ogni giorno si assiste a rincari mai visti fino ad ora. 

La referenza che guadagna la prima posizione dei prezzi alti è il peperone giallo (tipologia California), rinominato peperone “dorato”, in quanto viene venduto nei mercati all’ingrosso italiani fra 3,80 e 4,20 euro/chilo, ma per il prodotto extra gli spagnoli stanno arrivando a chiedere circa 4,10 euro/chilo franco arrivo, che presuppone prezzi di vendita superiori a 4,50 euro/chilo. Il peperone rosso è sicuramente più economico, in quanto ha un gap di circa 60-70 centesimi al chilo.
 

Le melanzane ovali nere spagnole viaggiano tranquillamente fra 3,50-3,80 euro/chilo di vendita all’ingrosso, valori eguagliati e spesso superati dalla merce siciliana, che non riesce a far fronte alle esigenze della domanda.
Un altro prodotto “basico”, come il pomodoro grappolo, è venduto dagli importatori italiani fra 2,20-2,80 euro/chilo in funzione della qualità. Anche in questo caso la merce extra sorpasserà la soglia dei 3 euro/chilo nelle prossime giornate.
 

Concludiamo la disamina passando dalle solanacee alle lattughe, nella fattispecie all’iceberg, per la quale il Paese iberico gioca da sempre un ruolo di primo piano. In questo caso si è passati da un prezzo di vendita in mercato di poco superiore a 1 euro/chilo, a valori triplicati, che toccano 3,50 euro/chilo.
 

Ma qual è la causa di questi prezzi pazzi? Come evidenzia la testata spagnola Valencia Fruits, è stato il meteo a metterci lo zampino. Infatti, la zona di Almeria è stata colpita nelle ultime settimane da una ondata di freddo (soprattutto durante le ore notturne) che ha bloccato la maturazione degli ortaggi, generando un calo dell’offerta di circa il 10%. A questo si aggiunge il calo produttivo che ha colpito anche i principali paesi competitor come Marocco, Turchia e, ovviamente l’Italia, sempre a causa del freddo. Questo ha portato ad un inevitabile rialzo degli ortaggi in tutte le piazze europee.

Entrando nel dettaglio delle problematiche spagnola, si evidenzia come il peperone giallo sia stato il prodotto più penalizzato in quanto è quello più sensibile agli abbassamenti di temperatura. Oltretutto, sia il peperone che il pomodoro a grappolo sono in una fase dove alcuni impianti del ciclo invernale lasciano il posto alle piante per il ciclo primaverile estivo. Non si deve sottovalutare, inoltre, il gran caldo nel periodo autunnale che ha provocato l’aborto di fiori e accentuato le problematiche fitosanitarie in serra.
 

L’auspicio e che da qui a breve, con il rialzo delle temperature, la situazione torni alla normalità, in quanto prezzi così alti deprimono i consumi già di per sé bassi, per il contesto economico attuale.