Attualità
Slovenia, prorogate le misure di sostegno al settore
Il Governa "ritira" 3.000 tonnellate di ortofrutta per agevolare i prezzi e investe in agricoltura
Il Governo sloveno ha prolungato fino al 30 giugno 2016 le misure di sostegno agli agricoltori sloveni per compensare in parte le misure restrittive adottate dalla Russia. Il provvedimento, si legge in una nota Ice, è inteso a mantenere a livello adeguato i prezzi di frutta fresca e verdura, sottraendo al mercato locale 3.000 tonnellate di prodotti che verranno distribuiti ad organizzazioni umanitarie.
In Slovenia l’agricoltura contribuisce al 2,9% del Pil con il 40% di terreni coltivati su 500.000 ettari di terreni agricoli disponibili. Lo sviluppo del settore, con estensione della superficie utilizzata e creazione di posti di lavoro (green jobs), è una delle priorità del Paese. I fondi destinati all'agricoltura in Slovenia per il periodo 2014-2020 raggiungeranno i 2,1 miliardi di euro, di cui 38% destinati ai pagamenti diretti, 51% allo sviluppo rurale e il restante 11% ad altre azioni.
La strategia slovena per lo sviluppo agricolo ha fissato, tra gli obiettivi prioritari, l'estensione a 350.000 ettari dei terreni agricoli coltivati; l'aumento del volume della produzione grazie all'installazione di nuovi sistemi di irrigazione su 5.000 ettari di terreno e la modernizzazione di almeno 5.000 aziende agricole, con particolare focus sulle produzioni di ortaggi, grano, prodotti biologici e allevamento di suini. Le azioni previste dovrebbero contribuire alla creazione di 1.300 nuovi posti di lavoro nelle zone rurali oltre che al passaggio di 1.300 aziende agricole dagli anziani ai giovani agricoltori.
Esiste un'importante produzione di frutta (soprattutto mele, pere, pesche, albicocche, susine, ciliegie e fragole). Nel 2013 operavano in Slovenia oltre 72.000 aziende agricole, con una media di 6,5 ettari di terreno ciascuna. Solo il 4,7% delle aziende agricole avevano oltre 20 ettari di terreno e possedevano un terzo dei terreni coltivati.



















