Attualità
Sementi, i due orizzonti della ricerca
Con Isi Sementi focus sugli obiettivi da raggiungere a breve termine

Le sollecitazioni per il mondo della ricerca sementiera sono numerose e variegate: si va dal recupero di genetiche antiche, alla selezione di prodotti di nicchia, fino alle produzioni che garantiscano una maggiore produttività per una società che continua a crescere, senza tralasciare le richieste di sostenibilità.
Ma quali sono dunque le richieste del mercato che vale la pena accontentare? Lo abbiamo chiesto a Renzo Lazzarin, Chief marketing officer di ISI Sementi, che abbiamo incontrato a Berlino durante la fiera Fruit Logistica.

“Nel mondo della ricerca varietale, mi sembra che si stiano delineando due strade tra loro divergenti – spiega Lazzarin a IFN – da una parte la crescente richiesta di specialità, delle eccellenze di prodotto, dall’altra quella di accontentare un mercato di massa con produzioni sempre più ampie in grado di sostenere i bisogni di una popolazione in rapida crescita. Non credo che un obiettivo escluda l’altro, semplicemente va trovato il modo per farli convivere e per inserirli nei programmi di selezione varietale perché in futuro avremmo bisogno sia di qualità che di abbondanza di prodotto”.

Veniamo al progetto delle eccellenze, con cui Lazzarin intende referenze in grado di accontentare i consumatori oggi principalmente per il sapore, ma domani potrebbero offrire soluzioni nel campo della nutraceutica. “Si tratta di creare una diversificazione di prodotto con una linea di ricerca dedicata – specifica Lazzarin – per ottenere il miglior sapore possibile oggi anche sfruttando tecnologie in grado di analizzare le caratteristiche di un frutto e predirne i profili aromatici senza dover ricorrere ai panel test”.
“Ma questo passaggio – continua – si può fare solo con investimenti importanti e anni di ricerca che oggi consentono di correlare determinate caratteristiche fisico-chimiche dei frutti con il gradimento dei consumatori. È poi necessaria un’ottima conoscenza dei bisogni dei consumatori e dei loro cambiamenti per sviluppare varietà che rispondano al concetto di sapore”.
Oggi per esempio ISI Sementi, in diversi segmenti di prodotto, può contare su una gamma di pomodori in sei colori - rosso, marrone, arancio, giallo, rosa e nero – che oltre ad una diversificazione cromatica offrono al consumatore caratteristiche d’impiego e sapori diversi ed elevate caratteristiche organolettiche.
“Il concetto che vogliamo far passare – specifica il manager – è che il consumo di pomodori oltre al piacere per il palato può contribuire anche al benessere; al posto di un integratore, è molto meglio mangiare un pomodoro. Quella della qualità rappresenta una linea di lavoro in progressione continua ed è uno dei segmenti chiave di ISI Sementi”.
Nel progetto delle eccellenze rientrano tutti i prodotti che afferiscono ai brand Pomo Rosa, Gocce di Sapore e Le Tradizionali: “Dentro a questi tre marchi ombrello abbiamo inserito la gamma di ISI Sementi sviluppata appositamente per valorizzare i prodotti della nostra ricerca - sottolinea Lazzarin – volevamo creare qualcosa che li clusterizzasse e offrisse al consumatore una nuova modalità di lettura”.
E continua: “Con Gocce di Sapore vogliamo identificare tutti i prodotti di piccola dimensione, da consumare anche come snack: un vero e proprio concentrato di sapore da sgranocchiare. Al contrario Pomo Rosa è una gamma di pomodori accomunati dal colore completamente rosa e dal sapore caratteristico, che crea diversificazione con un totale di almeno 8-10 referenze che coprono praticamente tutti i segmenti di prodotto.

Infine, il marchio Le Tradizionali rappresenta la linea con cui realizziamo un vero e proprio ritorno alle origini, un universo di ortaggi che ha come punto di forza il legame ad una tradizione o ad un territorio per il recupero e la salvaguardia di eccellenze di prodotto, come il pomodoro Cuore di bue, Pizzutello, San marzano, Marmande, il pomodorino di Santorini, e il tomate de Barbastro”.
Quello di recuperare, valorizzare e difendere le varietà tradizionali è un ruolo fondamentale per un’azienda come ISI Sementi: “Da quando operiamo a livello internazionale, oltre che ambasciatori del made in Italy lavoriamo con impegno per la salvaguardia delle eccellenze di ogni mercato: progetto che portiamo avanti tramite il recupero e l’attualizzazione dei germoplasmi del passato”.

Allo stesso tempo, ISI Sementi sta sviluppando anche il suo secondo segmento di ricerca, quello dedicato al mercato di massa. “Tra 20 anni saremo in 10 miliardi su questo pianeta e serve necessariamente che qualcuno produca il cibo per tutti – spiega il responsabile marketing – e la ricerca genetica può contribuire in modo significativo a questo risultato. Una filosofia che approcciamo con una ricerca che mira a sviluppare varietà performanti e resilienti”.
In particolare ISI Sementi sta studiando varietà che sono in grado di garantire costanza e continuità produttiva di fronte alle evoluzioni tecnologiche del sistema produttivo (coltivazioni fuori suolo, vertical farming, agricoltura digitale) o ancora gli stress biotici e abiotici.
“Dobbiamo produrre sempre di più con minor impiego di risorse e sempre più stabilmente, con standard qualitativi costanti e che rispondano alle richieste del mercato moderno, come una maggiore shelf life e una riduzione degli scarti” conclude Lazzarin.



















