Regno Unito e Irlanda verso un'alimentazione sempre più vegetale

Sodexo e Tesco sostengono così il cambiamento nelle abitudini alimentari dei loro clienti

Regno Unito e Irlanda verso un'alimentazione sempre più vegetale

L’alimentazione vegetale ha sempre più appeal e la sua diffusione è in crescita tra la popolazione; da ciò deriva un cambiamento nelle abitudini alimentari delle persone. Ad affermarlo il colosso della ristorazione Sodexo, che ha analizzato oltre 2,7 milioni di pasti venduti in 285 dei suoi punti di somministrazione nel Regno Unito e in Irlanda nel 2023: l’11% di questi era vegano o vegetariano, il 10% in più rispetto allo scorso anno, come riporta fruitnet.com. 
Sulla base di questi dati, Sodexo prevede di includere nei suoi menù il 33% di proposte vegane e vegetariane entro il 2025, in modo da assecondare e soddisfare questo trend. Numeri alla mano, Claire Atkins Morris, sustainable manager di Sodexo Uk e Irlanda, ha aggiunto che questo rappresenta il primo passo dell’azienda verso l’obiettivo zero emissioni 2040. 

La stessa tendenza crescente verso l’alimentazione vegetale è stata riscontrata anche da Tesco Uk, che in una nota stampa sul sito tescoplc.com, ha segnalato una maggiore preferenza per frutta, verdura e, quindi, una propensione verso un regime flexitariano da parte dei suoi clienti. A dimostrazione di questo, rilevano un aumento delle vendite di prodotti come asparagi, porri e legumi, perlopiù per ceci e lenticchie in scatola se rapportate a quelle del 2021. Per soddisfare questa tendenza e contribuire a rendere più sana e accessibile l’alimentazione degli inglesi, Tesco si impegna a segnalare sul punto vendita le referenze più convenienti attraverso l’iniziativa “Better Basket” e a mantenere contenuti i prezzi di una selezione di prodotti freschi. 

Infine, secondo un sondaggio condotto dall'ente di ricerca OnePoll su 2000 adulti inglesi, il 45% del campione rappresentativo mangia meno carne rispetto a 5 anni fa, mentre il 62% afferma di non mangiarla anche per periodi prolungati - da 2 a 7 giorni - dimostrando così che la Gran Bretagna sta abbracciando sempre più una dieta flexitariana. 
 

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