Dal campo
Progetto Rains: una collaborazione europea per affrontare la siccità
Entro il 2050, si stima un risparmio di 6,1 miliardi di euro e 244,3 milioni di litri d’acqua
Negli ultimi anni abbimao dovuto sempre più fare i conti con il clima e l’Europa ha dovuto affrontare un incremento preoccupante di eventi meteorologici estremi, tra cui siccità prolungate e inondazioni devastanti, che hanno messo a dura prova il sistema agricolo e non solo. A riportare la notizia fyh.es, sottolineando che le previsioni non lasciano spazio all’ottimismo: se non interveniamo, si stima che entro il 2050 la carenza d’acqua provocherà perdite economiche pari a 12,2 miliardi di euro ogni anno e interesserà il 17% della popolazione dell’Unione Europea.
A questo proposito 16 istituzioni spagnole e di altri cinque Paesi partecipano a un progetto, denominato “Rains”, nella ricerca di soluzioni pratiche per l'Europa che aumentino l'efficienza della gestione dell'acqua e dei nutrienti in agricoltura, contribuendo a ridurre l'impatto di siccità e inondazioni. Un ruolo di primo piano è svolto dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione agroalimentare e agroambientale (Ciagro) dell’Università Miguel Hernández di Elche (UMH). Avviato nel novembre scorso, il progetto si protrarrà fino al 31 ottobre 2028 e ha l’ambiziosa mission di migliorare la resilienza del settore agricolo dell’UE nei confronti della scarsità idrica. Per raggiungere questo scopo, il team lavorerà su dieci soluzioni pratiche, che spaziano da nuove tecniche di irrigazione a tecnologie avanzate e strumenti innovativi per una gestione più efficiente delle risorse. Tra le proposte del progetto Rains troviamo l’introduzione di forme alternative di approvvigionamento idrico, l’utilizzo combinato di acqua e biofertilizzanti, metodi per migliorare la capacità di ritenzione idrica del suolo e sistemi intelligenti per supportare i processi decisionali nella gestione integrata dell’irrigazione. Queste soluzioni saranno testate in dieci diversi sistemi agricoli dimostrativi, rappresentativi di approcci differenti: agroecologia, agricoltura biologica, produzione convenzionale, intensiva e persino urbana. Le sperimentazioni saranno condotte principalmente in Grecia e Spagna, ma il progetto coinvolge anche Paesi Bassi, Belgio, Italia e Cipro.
Il potenziale impatto di Rains è significativo: si prevede che, nel lungo termine, le soluzioni proposte contribuiranno a migliorare l’efficienza idrica del 50% su un’area test di 12.700 ettari distribuiti in oltre 20 regioni dell’UE. Inoltre, il progetto mira a sostenere più di 500 agricoltori test nella transizione verso pratiche di irrigazione più sostenibili e, guardando al 2050, i benefici economici ed ecologici saranno enormi, con un risparmio stimato di 6,1 miliardi di euro e 244,3 milioni di litri d’acqua.
Un contributo cruciale arriva proprio dal CIAGRO, attraverso il Gruppo di Ricerca Applicata in Agrochimica e Ambiente (GIAAMA). Questo gruppo ha sviluppato due brevetti innovativi che saranno testati nei “Living Labs” situati in Grecia e a Valencia. Tra le soluzioni proposte dal CIAGRO, spicca un sistema innovativo di mattoni di compost realizzati con fanghi di depurazione e compost, pensato per fertilizzare i terreni agricoli. Questo sistema, combinando l’uso di acqua e fertilizzanti, permette di migliorare la capacità del suolo di trattenere l’acqua, riducendo così gli effetti delle inondazioni sia a livello locale che in tutta Europa. Per realizzare queste attività, l’UMH ha ricevuto un finanziamento di oltre 440.000 euro. (gc)